CronacaSi legge di meno, ma i “lettori forti” fanno crescere l’editoria con il 31% in più di libri venduti rispetto al 2020

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Si legge di meno, ma i “lettori forti” fanno crescere l’editoria con il 31% in più di libri venduti rispetto al 2020

Calo di lettori nel 2021: fino ad ora (da gennaio a settembre) la percentuale è al 56%. Ma chi legge lo fa più di prima: nei primi nove mesi dell’anno in corso sono state vendute 72 milioni di copie, il 31% in più rispetto al 2020

Inserito da (Maria Abate), sabato 16 ottobre 2021 10:19:28

"Un buon libro è un compagno che ci fa passare dei momenti felici", scriveva Giacomo Leopardi. E c'è chi se n'è accorto specialmente nella solitudine del lockdown, quando scegliere di leggere un libro ha reso meno cupa la mancanza di rapporti sociali.

L'Indagine a cura del Centro per il libro e la lettura (Cepell) e dell'Associazione Italiana Editori (AIE) rileva che la percentuale di cittadini (15-74 anni) che dichiara di aver letto un libro (compresi eBook e audiolibri) nel 2020 si è attestata al 61%, contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018. Calo di lettori nel 2021: fino ad ora (da gennaio a settembre) la percentuale è al 56%.

La fascia d'età 15-17 anni è quella dove si registra il calo più robusto: legge meno chi guarda tutti i giorni le serie tv sulle piattaforme televisive e chi usa tutti i giorni o quasi i social.

Ma, al contrario, l'editoria cresce: nei primi nove mesi dell'anno in corso sono state vendute 72 milioni di copie, il31% in più rispetto al 2020. Il 2021 si potrebbe chiudere con una crescita a due cifre, compresa tra l'11% e il 16%, per i libri a stampa di narrativa e saggistica venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, per un giro d'affari (vendite a prezzo di copertina) tra gli 1,6 e 1,7 miliardi di euro.

«I dati dei primi nove mesi - ha spiegato il presidente di Aie, Franco Levi, al Salone internazionale del Libro di Torino - confermano la crescita strutturale dell'editoria italiana di varia e ci consegnano due fatti su cui riflettere. Il primo: dopo il sorpasso subito nel 2020, le librerie fisiche sono tornate a vendere di più delle librerie online, che comunque dopo la pandemia confermano il loro ruolo di primo piano».

Nel corso del convegno "Leggere in pandemia", è stato presentato uno studio riferito al 2021 che dimostra come, nonostante sia diminuita la percentuale degli italiani che leggono (oggi al 56%), chi legge lo fa più di prima.

I "lettori forti" (più di 12 libri all'anno), leggono mediamente 17 libri l'anno, 3 in più di quanti non ne leggessero nel 2020. Oltre a leggere, comprano anche più di prima: in media 12,3 libri, due e mezzo in più dell'anno precedente. Il risultato è un mercato sempre più concentrato: il 59% delle copie vendute sono acquistate dal 23% dei lettori (quelli che leggono più di 7 copie l'anno).

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