CronacaServizio idrico, il no alla Gori "unisce" i candidati sindaco

Servizio idrico, il no alla Gori "unisce" i candidati sindaco

Inserito da (admin), mercoledì 25 marzo 2015 00:00:00

Gestione pubblica dell’acqua, trasformazione dell’Ausino in azienda speciale consortile, opposizione al passaggio di Cava de’ Tirreni nella gestione Gori, contrasto ai distacchi, soprattutto se contro famiglie disagiate. Questi i temi di cui si è discusso nel corso dell’affollato dibattito di lunedì 23 marzo al Club Universitario Cavese, organizzato da Rete civica Ato3 e “Davide (contro) Golia”. Temi che sono diventati impegni scritti e firmati da alcuni candidati a sindaco, quali Renato Aliberti, Cettina Capuano, Stefano Cicalese, Marco Senatore ed Enzo Servalli, nonché dal candidato cavese al Consiglio regionale, Monica Bisogno.

L’impegno per contrastare il disegno di legge regionale che vede Cava trasferita sotto la famigerata gestione Gori prende le mosse dalla delibera di Consiglio comunale del 2012, con la quale si dava mandato al sindaco di avviare la procedura di trasformazione dell’Ausino in azienda speciale consortile di diritto pubblico. Delibera approvata all’unanimità.

La trasformazione - hanno convenuto gli intervenuti - è diventata ancor più necessaria perché metterebbe in sicurezza l’Ausino e la gestione pubblica del servizio idrico integrato a Cava ed in Costiera Amalfitana, eliminando il rischio di un passaggio nelle mani di Gori o di un qualsiasi altro soggetto privato. Con tabelle di raffronto si è dimostrato che il passaggio alla Gori comporterebbe per i cavesi una bolletta dell’acqua più salata, almeno l’80% in più rispetto all’attuale.

«Chiediamo impegni scritti ai candidati. La dimostrazione che la Regione intende dare il servizio idrico integrato di Cava alla Gori - ha dichiarato Mario Farano, organizzatore e moderatore dell’incontro - è dimostrata dalla planimetria che campeggiava dietro il capo di gabinetto di Caldoro mentre parlava ad un convegno solo venerdì scorso, quindi successivamente ai comunicati di alcuni candidati che davano per scongiurato il passaggio».

Giuseppe Ferrara

Galleria Fotografica