CronacaSequestrati droga e soldi all'Annunziata

Sequestrati droga e soldi all'Annunziata

Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 25 febbraio 2002 00:00:00

Dal Borgo alle frazioni, passate al setaccio le vie della droga. È solo la prima di una serie di operazioni, messe in atto dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Cava de' Tirreni, diretto dal vice questore Sebastiano Coppola, dirette alla prevenzione ed alla repressione di un fenomeno che in città sta assumendo aspetti allarmanti. Fin dalle prime ore di sabato scorso la Polizia cittadina, coadiuvata dai colleghi di Napoli, ha effettuato uno specifico servizio di cinturazione di tutta Cava. Sopralluoghi, fermi, irruzioni in luoghi sospetti: nulla è stato lasciato al caso. Ed i numeri parlano: una persona indagata, un albanese ventinovenne, U.G., sottoposto con decreto del prefetto di Salerno ad espulsione; 207 persone controllate; ben 139 veicoli controllati, di cui 3 sottoposti a sequestro; 21 le contravvenzioni al codice della strada. Già, perché nel corso del maxiblitz antidroga è stata riscontrata tutta un'altra serie di reati, dal furto alla guida spericolata. Il colpo più grosso è avvenuto alla frazione Annunziata, dove gli agenti di Coppola hanno individuato un'abitazione, centro di rifornimento di droghe leggere da parte dei giovani della zona. Un via vai di ragazzi che ha insospettito i poliziotti. Subito l'irruzione ed il sequestro di sostanze stupefacenti: 50 grammi di hashish e 10 grammi di cannabis indica. Sono stati, inoltre, sequestrati materiale usato per il taglio ed il confezionamento della droga in piccole dosi ed il danaro proveniente dall'attività illecita. Per la detenzione illegale ai fini di spaccio, è stato indagato in stato di libertà C.M., 23 anni, di Cava de' Tirreni.

Le piste

È, purtroppo, solo un piccolo tassello dell'enorme rete di criminalità che avvolge la valle metelliana, un tempo luogo di riposo e di villeggiatura amena, di floridi commerci e di eventi culturali di respiro mondiale. Ora, invece, Cava è diventato un centro privilegiato dello spaccio ed un punto di arrivo e di snodo di traffici di sostanze stupefacenti, in particolare coca e hashish, provenienti dal Sud America e dai Paesi dell'Est, attraverso le strade italiane di Milano e Rimini. Senza dimenticare la vicina presenza dell'Agro nocerino-sarnese e dell'hinterland napoletano, dominio incontrastato di boss di piccola e media dimensione.

Gli episodi

Un giro di affari da svariati bigliettoni di euro che ha trovato linfa fertile nei giovani, vip annoiati o disoccupati depressi, senza alcuna differenza. Preda facile degli spacciatori ed anch'essi, il più delle volte, trasformati in corrieri della droga, creando una sorta di catena di Sant'Antonio inarrestabile. Complici le nuove vie di comunicazione, come internet o gli sms via cavo. Il primo segnale del malessere con l'arresto del manager trentaduenne Andrea De Rosa, fermato nella sua mansarda di via Formosa con 80 grammi di cocaina ed un diario segreto con nomi ed appuntamenti. Poi l'escalation, fino ad arrivare alla banda di ragazzi capeggiata da Gianni Squillace ed all'arresto, alle porte di Cava, del corriere riminese Carlo Giunta.