CronacaRinviati a giudizio i gemelli Ingenito

Rinviati a giudizio i gemelli Ingenito

Inserito da Mariangela Adinolfi (admin), venerdì 12 aprile 2002 00:00:00

Alla sbarra con l'accusa di estorsione i ''gemellini terribili'' Mario (nella foto in alto) e Giuseppe Ingenito, difesi dagli avvocati Marco ed Alfonso Senatore. Rinviati a giudizio dal Gup Bochicchio i due venticinquenni, entrambi con piccoli precedenti penali, parcheggiatori all'ospedale di Santa Maria dell'Olmo di giorno e ladri di motorini di notte. I fatti, discussi mercoledì al Tribunale di Salerno in udienza preliminare, risalgono allo scorso 11 ottobre. In quell'occasione i due fratelli furono arrestati dalla Polizia con l'accusa di violenza, minacce ed aggressione a pubblico ufficiale, oltre al reato di danneggiamento aggravato ad un ciclomotore, uno Zip Piaggio, ed al porto abusivo di un coltello a serramanico. Allora le indagini, dirette dal vicequestore Sebastiano Coppola (nella foto al centro), fecero emergere anche una presunta estorsione di somme di denaro, perpetrata dagli Ingenito nei confronti del proprietario del ciclomotore. I gemelli, che proprio da lui erano stati colti in flagranza di reato mentre tentavano di rubare lo scooter, dopo averlo aggredito con un coltello ed aver ferito leggermente un agente di Polizia intervenuto sul luogo, furono arrestati e trasferiti nel carcere di Fuorni. Scena del reato il rione Gescal: poco dopo le 22, Mario e Giuseppe (nella foto in basso), scavalcato un cancelletto di cinta, erano entrati furtivamente nel cortile di un'abitazione dove era parcheggiato il ciclomotore ed avevano tentato di forzarne il bloccasterzo, per poi, una volta scassinato il cancello, portarlo via. Ma il piano non funzionò, a causa di un banale intoppo, ed allora i due pensarono bene di danneggiare il motorino, fino a quando non furono scoperti dal proprietario. L'uomo, che aveva tentato di farsi giustizia da sé, rimasto sopraffatto dalla furia dei giovani, aveva cominciato ad urlare, richiamando l'attenzione di alcuni vicini che allertarono le Forze dell'ordine. Gli Ingenito, in quell'occasione, riuscirono a scappare, rifugiandosi nella casa materna in via Del Rosso, nei pressi di Santa Maria del Rovo. A ''salvarli'' da un sicuro linciaggio di amici e conoscenti del proprietario dello scooter danneggiato, accorsi sotto casa dei gemelli, furono gli agenti della Squadra Mobile, che, entrati di forza nell'appartamento, dopo una colluttazione li portarono in Commissariato.