CronacaReferendum, "La Destra" compatta sul "SI'"

Referendum, "La Destra" compatta sul "SI'"

Inserito da I Dirigenti de “La Destra” - Cava de’ Tirreni, Mirko Galasso e Giuseppe Musumeci (admin), lunedì 6 giugno 2011 00:00:00

Contrariamente a quanto asserito dal nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, in ordine ai referendum abrogativi popolari del 12 e 13 giugno 2011, definendoli “inutili e fuorvianti”, il movimento politico cittadino de “La Destra” invita i propri concittadini a recarsi ai seggi elettorali e di esprimere il proprio “SI” a tutti e quattro i quesiti referendari.

Infatti, “La Destra” ricorda a tutti gli italiani che, in merito ai primi due quesiti, l’aria e l’acqua sono un patrimonio indisponibile dell’umanità, una risorsa indispensabile per vivere e, quindi, appartengono a tutti senza distinzione di “colori politici”. Precisiamo, al riguardo, che siamo l’unico partito di centrodestra, a livello nazionale, a votare contro la privatizzazione pubblica dell’acqua, pur essendo alleati e cercando sempre il dialogo con le altre forze politiche della coalizione, ma mantenendo forte la nostra identità e pronti a farci sentire quando è necessario.

Riguardo, invece, al 3° quesito, pur non avendo dubbi assoluti sulla sicurezza degli impianti nucleari, “La Destra” cavese esprime forti dubbi circa l’utilizzo che ne sarebbe fatto in Italia, volto, a nostro avviso, a rafforzare le Lobby industriali. Dubbi esprime anche in ordine alla gestione delle scorie ed alla localizzazione dei siti, in quanto oscure e poco limpide. È chiaro a tutti che si debba puntare sulle energie rinnovabili, poiché è molto importante puntare all’autarchia energetica, ma si spera che, contrariamente a quanto avvenuto in Puglia e nel Sud Italia in particolare, vengano regolamentate le centrali ad energie rinnovabili e che le stesse non diventino generatrici di utili per il malaffare.

Infine, anche sul 4° quesito, “La Destra” cavese esprime il proprio “SI”, atteso che tutti i cittadini sono “uguali davanti alla legge” così come sancito dall’art.3 della Costituzione Italiana, pur dovendo, in realtà, provvedervi il Parlamento a stabilire norme “eque” in materia di giustizia. “A destra c’è un’ anima sociale indisponibile a tacere quando è il popolo a doversi pronunciare!”

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