CronacaPatologie croniche e rare, una serata di speranza e beneficenza

Patologie croniche e rare, una serata di speranza e beneficenza

Inserito da (admin), martedì 24 febbraio 2015 00:00:00

Nel Teatro Augusteo di Salerno lo scorso 31 gennaio si è svolta una kermesse di beneficenza, patrocinata dal Comune di Salerno e sponsorizzata da Te.ri (Medicina Fisica e Riabilitazione) e Caseficio Tramontina. Sono intervenute prestigiose personalità, tra cui il Presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, il Consigliere regionale, On. Anna Petrone, ed il Consigliere comunale di Salerno, Luigi Bernabò.

Una serata all’insegna della solidarietà, promossa sia dall’AMRI Onlus (Associazione Malattie Reumatiche Infantili) che dalla Dott.ssa Patrizia Amato, reumatologa ed internista, Cavaliere ed Ufficiale della Repubblica Italiana, già in passato e più volte coinvolta in tematiche sulla solidarietà.

Un ruolo determinante per lo svolgimento della serata è stato svolto dal Dott. Salvatore Bove, socio fondatore e referente dell’AMRI Onlus, persona molto apprezzata per la sua dedizione nel sociale a sostegno dei bambini affetti da patologie croniche e rare. Il Dott. Bove ha organizzato la piacevole serata in modo impeccabile, unendo il dolore e la sofferenza a momenti di bella musica e di comicità, con l’unico intento di dimostrare al pubblico che impegnarsi nella beneficenza, fatta con trasparenza, onestà e carica umanitaria, serve non solo ad alleviare il dolore ed il buio che regna nel cuore di tanti bambini affetti da patologie croniche e rare, ma anche a regalare ad ognuno di loro una luce di speranza futura ed a sostenere i genitori nella battaglia per la vita dei loro figli!

Il Dott. Bove ha spiegato l’importanza dell’evento, volto a raccogliere fondi per il Reparto Pediatrico dell’Istituto Gaslini di Genova, in modo da aiutare la ricerca sulle patologie croniche e rare e da favorire l’acquisto di un Ecosonor, apparecchiatura strumentale utile ad incrementare la specificità diagnostica.

I conduttori della serata, Valeria Monetti ed Alessandro Tirocchi, hanno invitato a salire sul palco note personalità del campo medico, Associazione Amri e pazienti: il Presidente Gabriele Bona e la Dott.ssa Roberta Russo dell’Amri Onlus, il Dott. Alessandro Consolaro dell’Istituto Gaslini di Genova, che ha delineato quanto sia importante una diagnosi precoce con l’ausilio di apparecchiature all’avanguardia, e la Dott.ssa Patrizia Amato, reumatologa, la quale ha spiegato che la sua figura professionale rappresenta la continuità di diagnosi e di terapia tra l’età pediatrica e quella adulta, ribadendo il concetto che l’artrite cronica giovanile rappresenta, ancora oggi, una delle cause più frequenti di invalidità in campo adulto e che solo la terapia precoce di tali patologie può ridurre questo rischio.

A chiusura dell’“Incontro Aperto” è intervenuta la Prof.ssa Tina De Martino, affetta anche lei da una patologia rara, cronica e progressiva, a testimoniare la propria storia di malattia - che ha subito un ritardo diagnostico di circa 30 anni, devastandola sia nel corpo che nell’anima - ed a declamare una sua poesia in vernacolo napoletano, “A Luna e ’o Sole”, in omaggio alla Dott.ssa Patrizia Amato, che con la sua professionalità ed umanità, dopo la diagnosi effettuata, l’ha riportata ad una nuova vita!

Un caloroso pensiero di ammirazione va anche agli artisti della serata “L’Arte per l’Arte di Vivere”: Valeria Monetti, Alessandro Tirocchi, Band Fire Lowbrass ensemble, Barbara Foria, Maurizio Paniconi, Daniele Derogatis, Marco Simeoli, Diana Cortellessa, la Danza di Pina Testa e Guido Cataldo, che si sono impegnati artisticamente col cuore, sostenendo la beneficenza, rifiutando il compenso e regalando un sorriso ad ognuno dei presenti. Un ringraziamento sincero anche al caloroso pubblico, che ha dimostrato grande sensibilità.

Si è chiuso il sipario, si sono spente le luci, ma non la speranza di chi soffre, perché, fino a quando ci saranno persone adorabili e sensibili come il Dott. Salvatore Bove e la Dott.ssa Patrizia Amato, che si impegnano nel sociale, agli ammalati sia piccoli che grandi con patologie croniche e rare non mancherà mai una luce a cui guardare nella notte buia!

Prof.ssa Tina De Martino

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