CronacaOspedale, la UIL "bacchetta" la Gentile

Ospedale, la UIL "bacchetta" la Gentile

Inserito da (admin), martedì 20 marzo 2012 00:00:00

Nuove pesanti accuse sull’Ospedale cittadino. A lanciarle è l’organizzazione sindacale UIL FPL che si scaglia contro la Direttrice del Distretto Sanitario n. 63 Cava-Costa d’Amalfi, Maria Grazia Gentile, rea, a suo dire, di aver espresso il proprio disappunto per il trasferimento del TAO (Centro di Sorveglianza dei Pazienti in Terapia Anticoagulante) al IV° piano, presso gli spazi occupati dal dott. Agrusta.

Ecco la nota ufficiale inviate dall’organizzazione sindacale al sindaco Marco Galdi, al Direttore Generale del “Ruggi”, Attilio Bianchi, al Commissario Straordinario dell’ASL Salerno, Maurizio Bortoletti, al Commissario alla Sanità dell’ASL, Sara Caropreso, al Consigliere regionale, Giovanni Baldi, ed al Direttore Sanitario dell’ospedale metelliano, Vincenzo De Paola. Leggiamola insieme:

«L’organizzazione sindacale UIL FPL del P.O. di Cava de’ Tirreni manifesta alle SS. VV. il nostro unico obiettivo che è quello di operare nel bene dell’Ospedale di Cava de’ Tirreni, e fare in modo che esso possa continuare a svolgere le proprie attività nell’interesse della propria cittadinanza cavese e non solo, ma anche dei Comuni limitrofi.

E’ strano che una persona come la Direttrice del Distretto, che dopo aver mangiato nello stesso piatto e che dovrebbe ringraziare il P.O. di Cava de’ Tirreni, il quale ha rappresentato l’inizio della propria attività professionale, stia facendo di tutto per poterlo chiudere. Nella comunicazione che ha inviato alle SS.VV. la Direttrice esprime il suo disappunto per il trasferimento del TAO al 4° piano, occupando gli spazi del dott. Agrusta e procurando, come dice, disagio ai suoi cittadini.

Noi rappresentanti sindacali, nell’esprimere il pensiero di tutto il personale del P.O. che rappresentiamo e nell’interesse dei cittadini cavesi, non possiamo fare altro che manifestare il nostro disappunto, ricordando alla Dirigente sanitaria che il dott. Agrusta è un ospite nel nostro Presidio, è l’unico Sanitario ad occupare due piani per un totale di 12 stanze, svolgendo solo attività ambulatoriale, tra l’altro molto costosa e passiva, e con un organico che sicuramente farebbe invidia ad una divisione di struttura Universitaria come il Policlinico (4 medici, 3 specialisti ambulatoriali, 5 infermieri ed una dietista), che usufruisce di spazi tolti alla degenza, utilizzati solo di mattina e chiusi il sabato e la domenica. Spazi che certamente potrebbero essere utilizzati in modo diversi e non personali.

Nella stessa comunicazione la Dirigente ha manifestato la volontà di chiedere l’intervento dei NAS. Per noi sarebbe solo un piacere per dare conferma a ciò che vi stiamo segnalando. Come risposta chiediamo e proponiamo alle SS.VV. che siano liberati gli spazi occupati dal dott. Agrusta al 2° piano che fanno parte dell’Area Chirurgica, accorpando al 4° piano (Area Medica di Competenza) l’Endocrinologia e la Diabetologia come è giusto che sia, o meglio ancora, trasferirli al latri distrettuali, utilizzando così al meglio il personale in dotazione ed evitare in futuro quei continui ed inutili conflitti che non fanno altro che arrecare danni alla realtà sanitaria della nostra città.

L’atteggiamento distruttivo di una cittadina cavese a noi dispiace, ci inorgoglisce solo sapere che in alcune attività l’amore, la disponibilità e la professionalità di cittadini non cavesi ( come il dott. Cremone) fanno sì che il nostro ospedale rappresenti il fiore all’occhiello nella provincia di Salerno.

Infine con la presente la scrivente organizzazione sindacale, a nome dei lavoratori del nostro ospedale, dei cittadini di Cava e di tutto il territorio limitrofo, vogliono ringraziare il consigliere regionale Giovanni Baldi, che soprattuttomcon il suo impegno all’interno del Consiglio regionale (vedi ultimo decreto regionale n. 30 del 15 marzo scorso)m ha fatto sì che l’Ospedale di Cava non venisse svuotato di personale medico e non medico, che sarebbe stata la chiusura dell’Ospedale stesso».

L’organizzazione sindacale UIL FPL

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