Omicidio di Simonetta Lamberti: condannato a 30 anni di carcere Antonio Pignataro. La sentenza è stata emessa stamani, venerdì 4 luglio, poco prima delle 12, dal Gup Sergio De Luca del Tribunale di Salerno, alla presenza tra gli altri di Serena, altra figlia del giudice cavese Alfonso Lamberti, visibilmente provata.

Così dopo 32 anni - era il 29 maggio del 1982 - è stata scritta almeno in parte la parola fine alla tristissima vicenda. Pignataro, autoaccusatosi dell’omicidio, è stato condannato a 30 anni di reclusione: non gli è stata riconosciuta alcuna attenuante generica. Dovrà anche risarcire 50mila euro ai fratelli Stefano e Francesco Lamberti, che si erano costituiti parte civile.

Soddisfatto il pm Vincenzo Montemurro: «Stamani è stata scritta una pagina importante per la storia della camorra nel Salernitano. La giustizia, anche se tarda, arriva sempre».

Il 55enne ex cutoliano, oltre ad autoaccusarsi, ha fatto i nomi di Gerardo Della Mura, Claudio Masturzo e Gaetano De Cesare come partecipanti al delitto. Solo lui, però, è rimasto ancora in vita. 32 anni fa Simonetta fu uccisa da un commando camorristico mentre dal mare tornava a casa a Cava de’ Tirreni in compagnia del padre, il giudice Alfonso Lamberti, il vero obiettivo dell’agguato.