CronacaNon trova camerieri per colpa del Reddito di Cittadinanza: in sala il cugino di 88 anni

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Non trova camerieri per colpa del Reddito di Cittadinanza: in sala il cugino di 88 anni

«Il reddito di cittadinanza ha portato scompiglio per l’assunzione delle persone. Pensando che il lavoro gli fosse garantito per due o tre mesi, contro un assegno sociale stabile negli anni, tanti hanno rinunciato all’offerta»

Inserito da (redazioneip), mercoledì 1 settembre 2021 15:31:43

«Non è semplice trovare camerieri di sala o dipendenti di cucina disposti a lavorare e mettersi in gioco. E non lo è neppure per i locali famosi». Sono queste le parole di Michele Giugliano, titolare del celebre ristorante Mimì alla Ferrovia nel cuore di Napoli., che ha concesso un'intervista alla redazione Il Mattino parlando delle difficoltà nel trovare cameriere per la sua attività.

Il ristoratore ha rivelato di essere stato costretto a rimettere in sala suo cugino di 88 anni: «Mio cugino Michele Giugliano, mio omonimo, di ottantotto anni, si è dovuto rimettere a lavorare in mezzo ai tavoli. Lui è stato la bandiera di Mimì per tanti anni, e nell'emergenza è tornato alle origini e si è rimesso a fare quello che faceva in gioventù».

«Il reddito di cittadinanza - aggiunge Giugliano - ha portato scompiglio per l'assunzione delle persone. Pensando che il lavoro gli fosse garantito per due o tre mesi, contro un assegno sociale stabile negli anni, tanti hanno rinunciato all'offerta. Questo conflitto tra reddito di cittadinanza e contratti di lavoro crea disagi soprattutto a quegli imprenditori che intendono rispettare il fisco e mettere in regola i dipendenti. In molti casi chi usufruisce del reddito di cittadinanza preferisce il lavoro nero. Mio cugino Michele Giugliano, mio omonimo, di ottantotto anni, si è dovuto rimettere a lavorare in mezzo ai tavoli. Lui è stato la bandiera di Mimì per tanti anni, e nell'emergenza è tornato alle origini e si è rimesso a fare quello che faceva in gioventù».

Foto fonte: Il Mattino

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