CronacaMonetizzazione e danno erariale, le richieste di Mario Farano

Monetizzazione e danno erariale, le richieste di Mario Farano

Inserito da (admin), lunedì 31 ottobre 2011 00:00:00

Faccio seguito e riferimento alla richiesta d’informativa in ordine alle problematiche Piani Urbanistici Esecutivi e danno erariale, con la quale, nel prendere atto della delibera di G.C. n. 69 dell'8-2-11 (problematiche P.U.A.), esaminavo, tra l’altro, le modalità della cosiddetta monetizzazione degli standard, dei quali fosse carente il soggetto attuatore dei Piani Urbanistici Attuativi. In essa nota paventavo un danno erariale per oltre € 3.000.000, conseguente alla sottostima del valore dei suoli da destinare a standard urbanistici.

Successivamente il Consiglio comunale, con delibera di C.C. n. 17 del 7-4-11, su corrispondente proposta del dirigente del IV settore Urbanistica, suffragata dal parere del Segretario generale di codesto Ente, approvava lo schema di convenzione con l’Agenzia del Territorio per l’espletamento dei servizi di valutazione, tra i quali avrebbero dovuto rientrare anche le stime relative alla monetizzazione degli standard carenti.

Giova ricordare che sia il dirigente del settore Urbanistica sia il Segretario comunale concordavano sulla necessità/obbligo di effettuare le valutazioni della monetizzazione “volta per volta” (cfr. relazione istruttoria del dirigente del settore Urbanistica con incorporato parere del Segretario comunale, facente parte della richiamata delibera di C.C. n. 17 del 7-4-11). Di più: nella relazione istruttoria facente parte integrante della richiamata delibera di G.C. n. 69 del 8-2-11, il Sindaco rilevava che “un recente orientamento, però, evidenzia l’opportunità che la monetizzazione venga effettuata volta per volta con atto di cognizione tecnica su base peritale”.

A questa impostazione implicitamente aderiva anche il Segretario comunale, con il suggerimento, esplicitato in sede del precitato parere, di fare ricorso ai servizi tecnico-estimativi dell’Agenzia del Territorio.

Con la più volte richiamata delibera giuntale n. 69 del 8-2-11 si incaricava “il dirigente del settore Urbanistica di sospendere gli adempimenti conseguenti alle deliberazioni di G.C. n. 159/2010, n. 344/2010 e n. 361/2010, valutando contestualmente i contenuti delle precedenti deliberazioni di G.C. n. 212/2007, n. 348/2007, n.127/2009 e n. 20/2010, di provvedere, se del caso, alla trasmissione degli atti relativi alle deliberazioni di G.C. n. 212/2007 e 348/2007, in quanto già produttive di effetti, alla Procura Generale della Corte dei Conti, comunque in tempo utile ad evitare il consolidarsi di prescrizioni quinquennali”.

Tutto ciò premesso, chiedo di conoscere quanto segue:

1)
le motivazioni sottese all’esclusione di qualunque provvedimento relativo alla delibera di G.C. n. 350 del 25/11/10 (adozione del P.U.A. Baldi), anch’essa indicata nella mia nota precitata quale foriera di danno erariale;

2) i contenuti dei “quesiti estimativi” posti agli stimatori da codesto Ente, nel caso di affidamento degli incarichi di valutazione (relativi alla monetizzazione delle carenze di standard dei singoli P.U.A.) all’Agenzia del Territorio o ad altro soggetto;

3) lo stato dei procedimenti relativi alla deliberata (in G.C. n. 69 del 8-2-11) sospensione degli adempimenti conseguenti alle deliberazioni di G.C. n. 159/2010 (P.U.A. Carleo), n. 344/2010 (monetizzazione standard) e n. 361/2010 (valori ICI);

4) il testo delle valutazioni richieste (in G.C. n. 69 del 8-2-11) al dirigente del settore Urbanistica in ordine ai contenuti delle deliberazioni di G.C. n. 212/2007 (P.U.A. Rainone), n. 348/2007 (P.U.A. Rainone), n.127/2009 (P.U.A. Penna) e n. 20/2010 (P.U.A. Penna) ai fini di analoghi provvedimenti di sospensione adottati per il P.U.A. Carleo;

5) le determinazioni del dirigente del settore Urbanistica in ordine alla prospettata (in delibera G.C. n. 69/2011) eventualità di trasmissione degli atti relativi alle deliberazioni di G.C. n. 212/2007 (P.U.A. Rainone), n. 348/2007 (P.U.A. Rainone) alla Procura Generale della Corte dei Conti.

Mario Farano

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