CronacaMister President, hai perso!

Mister President, hai perso!

Inserito da (Redazione), domenica 2 aprile 2017 11:38:17

di Stefania Forlani*

"Mentre i maschi si danno ad imprese spaziali, la vita delle femmine su questo pianeta deve ancora cominciare" ed a ciò non si oppongano ad esempio il viaggio spaziale di Samantha Cristoforetti od il ruolo direttivo assegnato dal Cern a Fabiola Giannotti, perché ogni impresa femminile, che è pur sempre un'eccezione, viene azzerata quando sul volto di Melania Trump cala una maschera di malinconia improvvisa per effetto di una parola detta da Mister President, che rimarrà sì ignota ma che è stata capace di azzerare il sorriso su quel bel viso.

Sicuramente da lui un rimprovero inatteso, forse un'offesa.

Quell'uomo ha cercato conferma del suo potere annientando il sorriso della sua donna ma quell'uomo in realtà è uno sconfitto.

E' proprio l'atroce peso della sua sconfitta ad attivare nel maschio l'impulso rabbioso ad offendere una donna.

Il vitupero sessista è l'ultimo strumento rimasto a sua disposizione per bloccare la donna che lui avverte essere un pericolo, perché è forte, è preparata, è colta, è attrezzata per conquistare quella parte di mondo che il maschio ha sempre ritenuto di suo esclusivo appannaggio, al punto che per consentire a lei l'accesso ancora si è costretti ad assistere, oggi, alle soglie del 2020, all'avvilente previsione delle "quote rosa": siamo all'anno zero delle pari opportunità!

Si sappia che nel 1200 era al maschio che si obbligava di cercare nel matrimonio l'elevazione sociale e politica: la storia dei Rufolo di Ravello tramanda che l'innalzamento della condizione sociale derivò a Nicola Rufolo dal matrimonio con una delle donne più potenti del meridione, Sigilgaida della Marra (che non si confonda con Sichelgaita di Salerno, moglie di Roberto il Guiscardo) sorella di Angelo I, tesoriere e Maestro Razionale del Regno di Federico II.

Se nel Medioevo Sigilgaida regalò al suo uomo i fasti di potenza e ricchezza che innalzarono Ravello al massimo splendore, nell'Italia del 2017 il rapporto uomo-donna è risultato della combinazione tra potere-concessione-controllo in favore del maschio; qualsiasi scelta di autonomia femminile viene subita dalla componente maschile come affronto al punto che lui-maschio sentirà il bisogno di sfregiare lei-femmina nell'intimo con lo scopo di obbligarla ad arretrare nelle sue conquiste: la denigrazione sessista sarà lo strumento per diffondere nella memoria collettiva che le conquiste sociali della donna, la sua affermazione professionale non sono il risultato di fatica e sacrificio ma le sono concesse come favore accordatole solo dal maschio che l'ha posta sotto la sua protezione e forse a titolo di contropartita per avere ella messo a disposizione le sue leggiadrie; ed è per questo che egli si sente così legittimato ad esporla pubblicamente con l'appellativo di "patata bollente" oppure lo sconfinamento verbale diverrà pretesa di ironizzare su un difetto fisico per esporlo alla pubblica ridicolarizzazione ed in tal caso alla malcapitata toccherà quanto meno un titolo di "chiattona", oppure quello di "cozza" da parte dell'uomo che crede di avere ancora in capo a se stesso lo "ius vitae ac necis" (di cui rimane il retaggio nella nozione di diritto civile della "diligenza del buon padre di famiglia") a causa di quel potere che gli è derivato dall'elettorato.

Mi dispiace per te, Mister President, hai perso: dimostri ogni giorno la tua incapacità di confrontarti in modo paritario!

Ad ogni nostra figlia, sebbene da se medesima capace di conquiste prestigiose, sicuramente si riproporrà il medesimo cliché e tu, Mister President, cosa hai consegnato alla tua di figlia? Con il tuo esempio hai solo legittimato qualcuno che verrà dopo di te ad offenderla: nulla a lei hai consegnato.

Avrà però dalla sua la fortuna di incontrare altre donne che le insegneranno che la sua libertà non è concessione di qualcun altro, ma le appartiene come diritto assoluto, nella sua pienezza; che non avrà bisogno più di quote rosa per affermare un suo prestigio oppure una sua autorità; che non sarà più necessario recitare una parte maschile per avere un ruolo, ma sarà solo lei stessa con le sue qualità ed i suoi difetti ad afferrare il suo destino.

*avvocato del Foro di Salerno

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