CronacaLa sorte di D'Amico affidata al Tribunale del Riesame

La sorte di D'Amico affidata al Tribunale del Riesame

Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 10 aprile 2002 00:00:00

Ore decisive per Alberto D'Amico (nella foto): è fissata per questa mattina la seduta del Tribunale del Riesame, che dovrà decidere se accettare l'istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Roberto Lanzi e Paolo Di Mauro per il giovane impiegato della Manifattura Tabacchi, arrestato quindici giorni fa dagli agenti della Polizia con l'accusa di possesso di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio. I giudici dovranno prendere in esame il ricorso preparato dai legali contro la sentenza di convalida della misura cautelare in carcere, decisa dieci giorni fa dal Gip (Giudice per le indagini preliminari) Colucci. A pesare sul primo verdetto, si legge nella motivazione, l'ingente quantitativo di sostanze stupefacenti sequestrato dagli agenti dell'Anticrimine, insieme ad una sofisticata attrezzatura da taglio. E proprio sulle dosi di droga, ritrovate in casa di D'Amico a Cesinola, gli inquirenti stanno puntando le loro indagini. Il pm Apolito ha, infatti, nominato un perito di parte per analizzare le sostanze sotto sequestro: si tratta, secondo le dichiarazioni rilasciate dagli investigatori, di 460 grammi di hashish, già suddivisi in panetti, e di 5 grammi di cocaina, ben occultati in palline pronte per essere piazzate. La consulenza richiesta dall'accusa mira a verificare, in particolare, la qualità e lo stato della droga in possesso di D'Amico. Fu proprio il giovane, durante il primo interrogatorio in carcere, a respingere le accuse di spaccio. La droga ritrovata dalla Polizia, secondo la difesa, era destinata ad uso personale. Una sorta di scorta personale, che giustifica anche l'ingente quantitativo. Diversa la pista degli inquirenti: dosi già pronte, strumenti per il taglio e la soffiata decisiva per il blitz, che avrebbe indicato agli agenti l'arrivo di un nuovo rifornimento da piazzare tra i consumatori locali. Un nodo che potrebbe essere sciolto dal lavoro del perito, che sarà chiamato ad un esame dettagliato, il cui esito potrebbe, però, essere depositato dopo la decisione del Riesame.