CronacaLa "discarica" Corpo di Cava

La "discarica" Corpo di Cava

Inserito da (admin), lunedì 28 marzo 2011 00:00:00

Percorrendo, a piedi, l’ultimo tratto di Via Benedetto Bonazzi, provenienti dalla frazione di Sant’Arcangelo di Cava de’Tirreni, dopo aver costeggiato la storica chiesa della Pietra Santa, non si può non rimembrare quanto accadde il 4 novembre 1092, quando il Papa della prima crociata, Urbano II, proveniente da Melfi, diretto a consacrare la primitiva chiesa che diverrà poi l’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità di Cava, con al seguito 19 cardinali e non solo, scese da cavallo ed invitando il seguito a fare altrettanto, disse: “procediamo a piedi, il suolo che calpestiamo è sacro”. Dal monastero benedettino l’Abate Pietro, nipote dell’Abate Alferio (fondatore dell’Abbazia) e successore dell’Abate Leone da Lucca, accompagnato da tutti i monaci del cenobio, lo raggiunse in tal luogo ed insieme ritornarono nel pio monastero.

Oggi, in occasione delle celebrazioni del Millennio, se dovesse giungere nella nostra città il Santo Padre, Papa Ratzinger, e diretto all’Abbazia Benedettina Cavense dovesse vedere lo sconsiderato abbandono di rifiuti, disseminati dappertutto, anche sui colli che fiancheggiano il Corpo di Cava, pensiamo che non esiterebbe dal chiedere all’autista d’invertire la marcia e ritornare nella Città Vaticana.

All’apice della collinetta che precede l’incrocio con la strada statale che collega il borgo cittadino all’ameno Corpo di Cava o che prosegue per San Cesareo, si può osservare una vera e propria discarica di oggetti d’ogni genere, certamente non “piovuti dal cielo”, ma se non bastasse a turbare l’intimo della vostra persona, fermatevi ad osservare i tubi di eternit e quant’altro “offende” l’ambiente nel campetto che non pochi pensionati “utilizzano” per esercitarsi nel gioco delle bocce. Ritornando verso il centro cittadino, non attraversate la Località Pella di Sant’Arcangelo, ovvero non percorrete la stradina che conduce alle spalle della secolare chiesa. Perché? Resterete stupiti ed amareggiati! Sulla sinistra troverete uno sversatoio “ricco” di tutto e di più.

Non chiedetevi se le leggi vigenti, che prevedono l’arresto nella flagranza del reato e la conseguente condanna fino a 3 anni e 6 mesi di reclusione vengono rispettate. La risposta non può essere che no! Il senso civico in taluni nostri concittadini non è mai stato loro “inoculato”, visti i frutti che producono. Cosa necessita fare? Presto detto!

Le Forze dell’Ordine presenti a Cava de’Tirreni (Polizia Locale in primis, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato poi) nel corso dell’assolvimento dei rispettivi compiti istituzionali, pongano in essere tutte le iniziative volte a scongiurare il perpetuarsi di tali incivili comportamenti, avvalendosi anche del personale della Se.T.A. S.p.A. di Via Clemente Tafuri o del Consorzio di Bacino Salerno 1 nel Parco Beethoven di Corso Guglielmo Marconi, non escludendosi l’opportunità di eseguire “ricognizioni ambientali postume”, affinché gli autori di tali scempi vengano deferiti all’Autorità Giudiziaria ed attratti alle severe leggi vigenti. La consegna di servizio che i tutori dell’ordine devono far osservare è: “tolleranza zero”!

Livio Trapanese

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