CronacaIl Sacrario Militare ricorda lo sbarco degli alleati ed omaggia i caduti

Il Sacrario Militare ricorda lo sbarco degli alleati ed omaggia i caduti

Inserito da (admin), venerdì 4 ottobre 2013 00:00:00

Una cerimonia per ricordare il 70° anniversario dello sbarco degli alleati a Cava de’ Tirreni. La celebrazione, organizzata dal Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni, si terrà sabato 5 ottobre, alle ore 10.00, nella Chiesa del Purgatorio. Si ricorderanno così le vittime civili e militari decedute nel settembre 1943 nella città metelliana e si onoreranno i cavesi scomparsi in tutte le guerre, con un particolare saluto al Caporal Maggiore Capo Massimiliano Randino, caduto in Afghanistan.

Alla solenne cerimonia, officiata da Sua Eccellenza Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo della Diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, e concelebrata dal Cappellano Militare Capo, Don Pietro Russo, parteciperanno i componenti del Comitato per il Sacrario Militare, i familiari di Randino, l’assessore Enzo Lamberti ed il Battaglione Trasmissione Vulture di Nocera Inferiore.

«Anche il Sacrario Militare e l’Amministrazione comunale - sottolinea il Presidente del Comitato, Daniele Fasano - vogliono ricordare quell’infausto settembre 1943, quando, in seguito all’operazione Avalanche degli alleati, caddero parecchie vittime sul nostro territorio cavese, martoriato dalle rappresaglie tedesche e dalle bombe che proteggevano lo sbarco degli alleati. Furono tantissimi i gesti eroici di quel periodo, che commemorerò nel mio discorso al termine della cerimonia».

La memoria di quei momenti è ancora viva tra i ricordi del Presidente emerito. «Quel giorno - rivela il Grand’Ufficiale Salvatore Fasano - ero a Maiori e vidi lo sbarco. Tornai a Cava a piedi, attraversando in modo avventuroso le montagne».

Al termine della celebrazione è prevista la deposizione, alle ore 11.15, di una corona d’alloro al monumento in Piazza Abbro. Insieme al sindaco Marco Galdi, ci si fermerà per rimembrare tutti i caduti ed il Caporal Maggiore Capo Massimiliano Randino.

L’addetto stampa Lara Adinolfi

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