CronacaIl nutrito associazionismo cavese a tutela del benessere collettivo

Il nutrito associazionismo cavese a tutela del benessere collettivo

Inserito da (admin), venerdì 11 gennaio 2013 00:00:00

In relazione alla notizia apparsa sui mezzi d’informazione alcuni giorni or sono, inerente il malore che ha colpito, nel corso della Notte Bianca, una ragazza rimasta anonima, soccorsa dal dottore Wladimiro De Bellis dell’U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma Carabinieri), Sezione di Cava de’Tirreni, il Vice Responsabile della Squadra Operativa dell’A.E.O.P. cavese (Associazione Europea Operatori Polizia), Sottotenente Pasquale Sorrentino, con una circostanziata relazione, quale portavoce della citata Associazione, ci ha rappresentato, e noi riportiamo per dovere di cronaca, che alla buona riuscita dell’indicata Notte Bianca, tenutasi a cavallo della notte del 5-6 gennaio 2013, lungo Corso Umberto I (il Borgo porticato della Bologna del sud), hanno dato il loro scevro e professionale apporto molti volontari, non solo della citata U.N.A.C., ma anche dell’A.E.O.P., con ben 12 volontari, della Protezione Civile, della Croce Rossa, con l’ambulanza impiegata per il trasporto dell’infortunata al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”, e dei Rangers d’Italia.

Il Sottotenente Sorrentino ha tenuto a rappresentare che la “precisazione” sulla presenza dei volontari metelliani non è volta a sminuire la prontezza e la valenza del dottor De Bellis, ma vuole semplicemente dare atto a quanti hanno potuto godere dell’evento della Notte Bianca cavese ed agli addetti all’informazione, che le associazioni di volontariato cavesi hanno sempre lavorato e lavorano “spalla a spalla”, ovvero in piena sinergia, con l’unico obiettivo che è quello del benessere collettivo.

Abituiamoci a vedere persone, durante le manifestazioni, uomini e donne comuni, vestite in modo “anomalo”, siano essi dell’A.E.O.P., dell’U.N.A.C., della Protezione Civile, della C.R.I. e dei Rangers d’Italia, che si prefiggono solamente di contribuire, filantropicamente e nei propri limiti, per i cittadini e gli Enti od Istituzioni o quant’altri organizzano eventi, affinché le manifestazioni si svolgano senza incidenti di sorta.

Livio Trapanese

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