CronacaIl latino acquista valore nel curriculum, in Lombardia al via le certificazioni

Il latino acquista valore nel curriculum, in Lombardia al via le certificazioni

Inserito da (admin), mercoledì 27 aprile 2016 16:51:47

«Una lingua morta», dicono i più. «A che cosa serve studiarla se poi nessuno la parla?» si chiedono altri. Eppure chi ha studiato almeno una volta il latino potrà affermare - nonostante i grattacapo che gli è costato imparare la grammatica, affrontare i compiti in classe oppure imparare a leggere in metrica - che lo rifarebbe ancora una volta. Non tanto perché il latino è alla base della nostra cultura e della nostra stessa civiltà, ma perché fornisce a chi si accinge a studiarlo - traducendo e confrontando i vari autori classici - una sensibilità particolare che si pone come efficace antidoto ai rischi di una società fatta di troppi consumatori e pochi cittadini.

Ma se finora il dibattito sull'utilità del latino si è sviluppato soltanto a livello "teorico", adesso potrebbe spostarsi sul piano pratico. Il latino infatti "serve" finalmente a qualcosa. E cioè a dare ulteriore valore al proprio curriculum vitae, al pari di una certificazione di inglese. Nei colloqui di lavoro verrà infatti considerato sinonimo di apertura mentale. E non a torto, se pensiamo alla polifonia della cultura classica, punto di convergenza nel mondo antico di istanze diverse provenienti dalle varie zone del bacino del Mediterraneo.

Al via oggi, 27 aprile, in Lombardia, i test per la certificazione della lingua latina, aperti a tutti e promossi dalla consulta dei professori universitari di latino (Cusl) in accordo con l'Ufficio scolastico regionale lombardo e l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Più di 750 i candidati - soprattutto studenti delle superiori - che hanno affrontato il test a Bergamo, Brescia, Como, Mantova, Pavia e Milano. Le prove per attestare la conoscenza della lingua sono articolate su 3 livelli: il livello A, chiamato «Vestibulum» e corrispondente a 200 ore di studio del latino; il livello B1, «Janua», corrispondente a 300 ore; e il livello B2, «Palatium», al quale si accede dopo uno studio della lingua di 400 ore. Niente testi da tradurre, ma esercizi di comprensione e di grammatica per i livelli di certificazione più semplici. Per il livello B2, invece, è prevista una traduzione.

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