CronacaIl CUC al sindaco: «La nostra sede diventi un centro sociale»

Il CUC al sindaco: «La nostra sede diventi un centro sociale»

Inserito da (admin), martedì 24 marzo 2015 00:00:00

Continua a tenere banco in città la decisione dell’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Marco Galdi, di “sfrattare” dai locali di Viale Crispi lo storico Club Universitario Cavese. Nonostante la grande mobilitazione messasi in moto all’indomani della notizia, da Palazzo di Città tutto tace. Per questo motivo, nei giorni scorsi la Presidente del Cuc, Annamaria Garofalo, ha scritto una lettera aperta indirizzata a Galdi, in cui lancia un accorato appello, sottolineando che il sodalizio rappresenta un patrimonio di tutta Cava de’ Tirreni.

«Nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi lo scorso 5 marzo, tutti si sono espressi deplorando la decisione della sua Amministrazione di destinare la struttura esclusivamente al Forum dei Giovani - scrive la Presidente Garofalo - Tutti hanno criticato la scelta di escludere dalla frequentazione del sodalizio non solo gli over 30, che non avranno più titolo ad accedervi, ma anche i diversamente abili, le comunità ucraine e coloro che sono culturalmente impegnati nell’attività teatrale e musicale. Per non parlare dei giovanissimi, che attraverso un protocollo d’intesa godono dell’ospitalità della struttura con i campi scuola ed usufruiscono dell’assistenza di psicologi e di specialisti in pedagogia».

Una critica amara, quella di Annamaria Garofalo, che constata come le scelte dell’Amministrazione, oltre a non tenere in considerazione l’opinione dei cittadini cavesi, demoliscano la realtà storica dell’Associazione e, in particolar modo, le potenzialità e le opportunità che in essa confluiscono grazie alle oltre 600 frequentazioni. «La sua decisione così intransigente - continua la lettera - ha particolarmente offeso i tanti soci fondatori che rilevarono un rudere, residuo di bombardamenti, per creare con le loro sole forze e con immensi sacrifici un centro vitale di aggregazione, associazionismo sportivo e culturale nel cuore della città».

E nonostante, durante l’acceso dibattito dello scorso 5 marzo, da più parti si fosse sostenuto a gran voce che l’unico motivo per il quale l’Amministrazione ha deliberato lo sfratto del Cuc e la nuova disposizione dell’immobile riguardasse una mera strumentalizzazione politica, Annamaria Garofalo ha tenuto a precisare di non voler credere a tali voci, proponendo piuttosto un “compromesso” che permetta ai membri del Cuc di poter continuare a svolgere le proprie attività in una sede diversa.

«C’è chi crede che in questo periodo pre-elettorale - si legge ancora - ci sia la certezza di conquistare molti voti manipolando i giovani, che tra l’altro si ritiene abbiano un forte ascendente su genitori e nonni. Noi non ci crediamo. Preferiamo convincerci della sua buona fede. Proprio per questo, sentiamo il dovere di proporle una destinazione alternativa, invitandola a valutare la possibilità di destinare la sede del nostro sodalizio ad un centro sociale aperto a tutti, nell’interesse e per il bene della cittadinanza».

Intanto, mentre continua ad infuriare la polemica, il Forum dei Giovani con una nota del Presidente ha convocato in queste ore un Direttivo straordinario proprio nei locali del Cuc, per discutere del nuovo Statuto.

Giuseppe Ferrara

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