CronacaGaldi "scarta" il Consorzio di Bacino

Galdi "scarta" il Consorzio di Bacino

Inserito da La Redazione (admin), lunedì 21 maggio 2012 00:00:00

È atteso a breve il responso sul destino del Consorzio di Bacino Sa1, almeno sul territorio metelliano. Oggi è in programma a Palazzo di Città l’incontro tra il sindaco Marco Galdi e Fabio Siani, commissario liquidatore dell’ente responsabile della raccolta della frazione del multimateriale. Sul tavolo della discussione la proposta lanciata l’altro giorno dal primo cittadino cavese di sospendere per un mese (con eventuale proroga per quello successivo) l’attività delle maestranze consortili e di trasferire il servizio alla Se.T.A. assieme ai 28 dipendenti in ballo.

Una proposta, questa, che Galdi nella giornata di ieri ha affrontato con i vertici della Se.T.A., soprattutto dopo le contro-richieste avanzate dallo stesso Consorzio durante il tavolo andato in scena a Palazzo di Città lo scorso sabato alla presenza anche dell’assessore provinciale all’Ambiente, Adriano Bellacosa. Tra queste, la garanzia del pagamento da parte del Comune di Cava de’ Tirreni sia degli stipendi ai 28 lavoratori sia delle spese del comparto burocratico della società.

Quello odierno, dunque, potrebbe risultare un incontro risolutorio, atteso tale non soltanto dalle istituzioni coinvolte, ma anche e soprattutto dalla popolazione metelliana, stanca di vedere invase di rifiuti le strade della città. Da difficile nel centro storico la situazione è diventata da bollino rosso nelle frazioni, al punto che diversi tratti periferici si sono trasformati in vere e proprie mini-discariche.

Da qui l’appello lanciato dall’assessore all’Ambiente ed al Ciclo dei Rifiuti, Carmine Salsano, di trattenere in casa le buste di carta e plastica (dal momento che non emanano odori sgradevoli) o al massimo di conferirle direttamente presso l’isola ecologica di via Angeloni (aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 ed il mercoledì anche dalle 15.30 alle 19.00).

Tornando alla proposta del sindaco Galdi, i due mesi di sospensione del servizio del Consorzio sul territorio cittadino (con conseguente passaggio di consegne alla Se.T.A.) rientrerebbero nei termini di legge entro i quali Regione e/o Provincia sarebbero chiamati a mettere in campo una strategia definitiva per fuoriuscire dallo stato d’emergenza.

Dichiarando lo stato attuale come al limite di un’ordinanza d’urgenza, il primo cittadino cavese avrebbe, infatti, manifestato la sua volontà di accentrare nelle competenze di un unico gestore il servizio di raccolta di rifiuti in città. Una soluzione, questa, che a suo dire comporterebbe vantaggi sia in termini di una maggiore efficienza delle attività che come risparmi per i cittadini.

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