CronacaDroga nella movida cavese: carcere per i pusher dell'Hair Coffee

Droga nella movida cavese: carcere per i pusher dell'Hair Coffee

Il prossimo 13 febbraio si deciderà definitivamente sulle sorti dei pusher. Tra gli acquirenti anche giovani della Costiera Amalfitana

Inserito da (Redazione), giovedì 19 gennaio 2017 12:13:31

Nell'aprile scorso la richiesta di giudizio immediato per 15 persone di Cava de' Tirreni, che spacciavano cocaina, hashish e marijuana lungo viuzze e stradine secondarie o sotto i portici del corso principale. Un centro di spaccio che ruotava, in parte, attorno all'Hair Coffee in via Montefusco, il cui contitolare Antonio Benvenuto, secondo il Gip Paolo Valiante, aveva un ruolo preponderante nel giro.

Il prossimo 13 febbraio si deciderà definitivamente sulle sorti dei pusher, che a telefono parlavano di pizze, capi di abbigliamento ed altro per mascherare il traffico di droga e che avevano acquirenti tra i 18 e i 40 anni, provenienti anche dalla Costiera Amalfitana. Ai carabinieri, però, non sfuggì il reale significato del linguaggio criptico.

Ieri, 18 gennaio, il pm Ernesto Caggiano (Procuratore presso il Tribunale di Nocera Inferiore) ha chiesto 13 anni e 4 mesi di carcere per Antonio Benvenuto, 9 anni per Gennaro Scirpola (che metteva a disposizione la propria abitazione per il consumo di droga e per consentire il confezionamento degli stupefacenti), 8 anni e 4 mesi per Giuliano Pasquale (fornitore pompeiano di droga, detto "Pascal ‘o chiatt"), 8 anni per Raffaele De Martino, Domenico Caputano (titolari Hair Coffee) e Carlo Lamberti (punto di riferimento del gruppo che conduceva il traffico di stupefacenti), 6 anni per Carmela Bisogno (compagna di Lamberti), Arianna Villani e Carmine Medolla (contitolare dell'"Hair Coffee", ma con un ruolo meno centrale nello spaccio), 4 anni e 4 mesi per Debora Abbamonte (compagna di Caputano), 4 anni per Maria Elena Dominique Guidotti di Montegualtieri e Umberto Della Corte.

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