Cronaca"Di Mauro", lavoro part-time e fuori sede per gli ex dipendenti

"Di Mauro", lavoro part-time e fuori sede per gli ex dipendenti

Inserito da (admin), mercoledì 9 dicembre 2009 00:00:00

C'è una prima schiarita sul fronte della vertenza Di Mauro. Uno spiraglio di luce torna ad illuminare le sorti di alcuni ex lavoratori delle "Arti Grafiche Di Mauro".

L’imprenditore cavese Antonio Della Monica, che ha rilevato l’ex opificio, ha comunicato di voler "assorbire" nei supermercati di sua proprietà, disseminati su tutto il territorio campano, buona parte dei 23 ex dipendenti, per i quali la mobilità scadrà il prossimo 31 dicembre.

L’offerta è stata presentata ai 23 ex operai dalla dott.ssa Grimaldi, responsabile dell’ufficio personale di Cavamarket, durante l’incontro di lunedì scorso alla Provincia di Salerno, fissato proprio per verificare le loro competenze e capire la loro disponibilità a coprire mansioni nelle aziende di Della Monica.

La proposta è quella di un lavoro part-time, di 4 ore giornaliere, da effettuare per i prossimi 6 mesi negli ipermercati di Lioni, Agropoli e Castelnuovo Cilento, gli unici al momento con posizioni lavorative aperte.

La soluzione prospettata sembra, però, non entusiasmare i diretti interessati, che, mostrandosi molto cauti al riguardo, l’hanno accolta come “poco allettante”: «Siamo grati a Della Monica per la sua proposta, ma andare così lontano da Cava de’Tirreni per ricoprire un incarico part-time significherebbe lavorare praticamente gratis, visti i costi necessari per gli spostamenti».

Tra l'altro, il patron di Cavamarket chiede una risposta immediata, mentre gli ex dipendenti cercano di temporeggiare. «Ci rendiamo conto che, con questo suo ultimo atto, Della Monica ha lanciato un forte segnale di apertura - ha dichiarato Aniello Siani, delegato Rsu della Di Mauro - ma crediamo che alla sua offerta possanno essere apportati dei correttivi per renderla più accettabile».

La Provincia di Salerno, peraltro, insieme all’assessorato al Lavoro del Comune di Cava, all’inizio di novembre aveva sostenuto l’iniziativa degli operai dell’ex opificio, invocata dallo stesso Della Monica, di inoltrare alla Giunta regionale la richiesta di proroga per un anno della mobilità attualmente in scadenza. Ma, ad oggi, la mancata risposta non lascia ben sperare.

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