Cronaca‘Così molestava nostra figlia'

‘Così molestava nostra figlia'

Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 19 marzo 2003 00:00:00

Ascoltati in aula i genitori della ragazzina di Santa Lucia che ha accusato il padre della sua migliore amica di tentata violenza carnale. Si arricchisce, così, di un nuovo capitolo il processo a carico dell'operaio cavese Vincenzo R. (difeso dall'avvocato Paolo De Notaris), accusato dall'amica della figlia, all'epoca dei fatti appena 13enne, di tentata violenza carnale. Ieri mattina, i genitori della ragazza, oggi 17enne, sono comparsi dinanzi al collegio giudicante della II Sezione penale del Tribunale di Salerno (presieduto dal giudice D'Apice). I due, assistiti dall'avvocato Paride Annunziata, dello studio legale Di Vito di Nocera Inferiore, hanno ripetuto ai giudici il terribile racconto della loro figlioletta. Hanno, inoltre, precisato di non essere stati i primi a scoprire il tremendo segreto. La ragazza, infatti, avrebbe dapprima parlato con un'amica, poi con una professoressa ed infine con la nonna paterna. Secondo la testimonianza della giovane, ascoltata in aula durante la precedente udienza, i fatti si sarebbero verificati tra l'aprile ed il maggio del 1999. Teatro della terribile vicenda, la frazione di Santa Lucia. In un vecchio palazzo abitano la famiglia della ragazza, allora 13enne, e quella dell'operaio. L'uomo, suo vicino di casa, è conosciuto dalla famiglia dell'adolescente, anche perché ha pure lui una figlia, sia pur di qualche anno più grande. Nonostante la differenza di età, le due ragazzine diventano amiche e spesso si frequentano, trascorrendo insieme molte ore del pomeriggio. Ma il papà della compagna di giochi, secondo il racconto dell'allora 13enne, le avrebbe rivolto attenzioni "particolari". Nei primi tempi la piccola avrebbe taciuto. Poi, presa dallo sconforto, avrebbe rivelato di essere stata vittima di tre episodi di tentata violenza. Una volta informati i genitori, sono scattate la denuncia e la conseguente apertura di un'inchiesta. Da subito l'operaio cavese si è dichiarato innocente, considerando infamanti quelle terribili accuse. Il dicembre scorso c'è stata la prima udienza dibattimentale dinanzi alla II Sezione penale, svoltasi, per volere dei genitori della ragazza, a porte chiuse. Martedì scorso, la giovane, che ha compiuto da poco 17 anni, ha ripetuto il suo racconto in aula.