CronacaCommercio, la ricetta dell'assessore Barbuti

Commercio, la ricetta dell'assessore Barbuti

Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 25 febbraio 2002 00:00:00

È tempo di agire: questo il grido d'allarme dei commercianti, delusi ed abbandonati. Da tempo, ormai, scontano un gap nei confronti dei colleghi di altre città che hanno visto, nel corso degli anni, la loro realtà crescere. Parcheggi, restyling urbano, grandi opere e tasse comunali minori, le loro voci in attivo. A Cava, invece, i parcheggi sono diventati a pagamento, l'arredo urbano è una chimera, di grandi opere neppure a parlarne, le tasse, come quella per i rifiuti solidi urbani, ad impennata libera. Queste le denunce di Ascom e Confesercenti, le due maggiori categorie dei commercianti cavesi. Assessore Barbuti (nella foto in alto): qual è lo stato del suo settore? «È un settore che va riorganizzato e che stiamo riorganizzando. Ho chiesto ed ottenuto un primo potenziamento della Sezione Annona dei vigili urbani e prossimamente ne aumenteremo ancora l'organico». Un segnale di attenzione ai problemi del settore, sia per i commercianti che per gli acquirenti, è la sua ultima iniziativa: il numero verde... «Sì, abbiamo voluto dare la possibilità a tutti di poter avere un punto di riferimento certo: basta chiamare il numero verde - 800210303 - per avere immediatamente a disposizione un interlocutore per qualsiasi problematica connessa al commercio. In pratica, un numero per la tutela dei diritti del consumatore, ma anche dei commercianti». Si spieghi. «E' un'iniziativa a disposizione dei consumatori, se ritengono di dover richiamare l'attenzione degli agenti per qualche irregolarità che avessero riscontrato, ma utile anche agli stessi commercianti, che possono richiedere l'intervento degli operatori della Sezione Annona, se ritengono di subire soprusi o danni da parte delle strutture comunali. Devo dire che è un'iniziativa cui tengo molto e che spero venga adeguatamente pubblicizzata. È un servizio per tutti ed invito tutti ad utilizzarlo». L'attività di controllo è necessaria, ma i commercianti si aspettano risposte concrete ai loro problemi. «La mia prima preoccupazione è stata quella di avere un rapporto costruttivo con loro e sono soddisfatto per il clima di piena e leale collaborazione che si è instaurato sia con il presidente dell'Ascom, Luigi Trotta (nella foto al centro), che con quello della Confesercenti, Aldo Trezza, sempre disponibili al dialogo ed a fornire nuove idee. Per quanto riguarda i progetti, ne abbiamo molti. In primo luogo, la realizzazione di servizi ed infrastrutture che costituiranno il volano per un ritorno a Cava di cittadini di altri Comuni. Puntiamo, inoltre, a valorizzare quei prodotti commerciali di qualità, che dovranno essere di attrazione; rivalorizzare il piccolo e medio artigianato; valorizzare ed incentivare manifestazioni di carattere locale». In vista anche la possibilità di sgravi economici? «È una cosa alla quale, con il sindaco Messina e l'assessore Trapanese (nella foto in basso), stiamo lavorando. L'idea è di ricercare incentivi economici attraverso, per esempio, la differenziazione della tariffa dell'acqua per i pubblici esercizi e per particolari attività commerciali. Inoltre, su proposta dell'Ascom, stiamo studiando la possibilità di abbonamenti speciali per la sosta degli autoveicoli, sia dei titolari che dei loro collaboratori». Piano del commercio ed area mercatale, due progetti importanti: a che punto siete? «A breve sarà dato incarico ad un tecnico per la redazione del piano. Determinante, però, sarà il contributo dell'apposita Commissione consiliare e dei rappresentanti dei commercianti. A breve dovranno essere adeguati i regolamenti di occupazione del suolo pubblico e delle aree mercatali, garantendo le necessità degli ambulanti che non saranno più autorizzati a stazionare in piazza Roma o nel centro storico. In attesa della nuova area mercatale, già finanziata, dobbiamo delocalizzare gli ambulanti di viale Marconi e di via Papa Giovanni XXIII, distribuendoli in maniera più idonea nell'attuale area, per risolvere il problema dei servizi igienici e del transito dei mezzi di soccorso».