Sono in corso le indagini sull'incendio che ha devastato, domenica 25 febbraio, il bar Rosa, all'angolo tra corso Principe Amedeo e via Pasquale Atenolfi. Fino ad un mese fa il locale era di proprietà del padre di Carmine Benincasa, noto giornalista di Fanpage, la stessa testata che è balzata agli onori della cronaca per "Bloody Money", l'inchiesta sui rifiuti in Campania che ha travolto anche l'ex assessore a Salerno, Roberto De Luca

«Ho appreso la notizia dal telefono - ha raccontato il freelance cavese su "Il Mattino" - Non ho ricevuto alcuna intimidazione e minaccia». La dinamica dell'incendio, comunque, è ancora da ricostruire. Gli inquirenti al momento non si sbilanciano: sono in piedi infatti sia l'ipotesi di un corto circuito, sia l'ipotesi dolosa. Elementi utili potrebbero saltare fuori dalle immagini delle telecamere in funzione all’ingresso del bar. «Se è doloso potrebbe saltare fuori qualcosa. C’era uno sfratto moroso in corso - dichiara l’avvocato Alfonso Senatore - Noi siamo sicuri che non si sia trattato di un attentato. Gli inquirenti parlano di incendio».

(foto Radio CAVA NG)