CronacaCava de’ Tirreni: un Consiglio Comunale di soli “Piccoli Cittadini”

Cava de’ Tirreni: un Consiglio Comunale di soli “Piccoli Cittadini”

Inserito da (redazioneip), mercoledì 7 giugno 2017 13:34:21

di Livio Trapanese

In questi ultimi due anni del percorso scolastico, 2016-2017, noi alunni del III Circolo Didattico di Pregiato di Cava de' Tirreni, abbiamo aderito al progetto di storia: "Radici, colori, sapori del nostro Territorio" e insieme alle nostre insegnanti: Antonella Santoriello, Anna Viscito e Sorrentino Concetta e al nostro amico giornalista, conduttore radio-televisivo e ricercatore storico, Livio Trapanese, attraverso la ricerca, l'azione, l'indagine e le visite guidate sul territorio, abbiamo scoperto la nostra stupenda Città e imparato ad amarla ancor di più, a rispettarla e a conoscerne pregi, ma anche qualche "difetto".

Oggi abbiamo portato nel nostro Palazzo di Città e nel Consiglio Comunale le nostre proposte, con l'auspicio di essere ascoltati e che magari qualche nostra proposta vada a buon fine.

Le mozioni sono state consegnate nelle mani del Presidente del Consiglio, l'avvocato Lorena Iuliano.

La simulazione del Consiglio Comunale, da parte di noi alunni delle classi V B di San Nicola e V della Santissima Annunziata, del III Circolo Cava de' Tirreni, nonché "piccoli cittadini", si è tenuta alla presenza del Sindaco Vincenzo Servalli, del Vice Sindaco Nunzio Senatore e del Presidente del Consiglio Lorena Iuliano, nel corso del quale abbiamo discusso il seguente ordine del giorno:

1. Accoglienza degli immigrati;

2. Recupero del patrimonio artistico che "corre" lungo la secolare via Maggiore, ove dalla valle di San Liberatore alla Citola svettano ben 32 torri longobarde in totale abbandono; realizzazione di un progetto di recupero, che preveda anche l'illuminazione, e la richiesta di uno stanziamento di fondi europei;

3. Ristrutturazione degli edifici scolastici e totale eliminazione delle barriere architettoniche .

Prima d'intraprendere la "seduta consiliare", i giovani studenti, cooperati dal preposto alla consolle, Filippo Gigantino, hanno cantato, con sommo orgoglio ed a squarcia gola, l'inno nazionale; al termine hanno stornellato la melodiosa "Cavesina", la canzone dei cavesi che negli anni '40 è stata all'apice della classifica nazionale.

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