CronacaCava de' Tirreni, Petrone dopo minacce di morte: «Temo per la mia incolumità»

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Cava de' Tirreni, Petrone dopo minacce di morte: «Temo per la mia incolumità»

«Vivo un profondo stato d’ansia che mi induce a farmi accompagnare in strada da amici e a guardarmi continuamente intorno per cogliere eventuali movimenti sospetti di auto o di persone»

Inserito da (redazioneip), sabato 11 settembre 2021 09:09:12

«La P38 è calda fra Gigino salta!». E' la frase scritta alcuni giorni fa con una bomboletta spray su un muro della frazione di San Lorenzo, a Cava de' Tirreni, e riferita al consigliere comunale e capogruppo de "La Fratellanza". L'episodio ha suscitato molta preoccupazione ed ha spinto l'ex frate a presentare una dettagliata denuncia alle autorità competenti. Dal giorno in cui è comparsa la scritta, come scrive "Le Cronache", per il capogruppo consiliare ha avuto inizio un periodo di grande stress ed ansia.

«Dal primo giorno dell'insediamento -scrive Petrone nella denuncia /querela - ho iniziato, unitamente agli altri due consiglieri comunali (Pasquale Salsano e Bruno D'Elia) un'intensa vita politica sul territorio e in seno al Consiglio Comunale con plurime interrogazioni, denunce alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e vari comunicati stampa volti ad evidenziare le problematiche, carenze, disfunzioni e attività sospette relative alle iniziative poste in essere dall'attuale amministrazione Comunale. In particolare la prima azione che ritengo possa aver dato fastidio, tanto da
spingere qualcuno/a a commettere il reato consumato ai miei danni, è la mia richiesta formulata all'ingegnere. Attanasio, (dirigente dell'ufficio patrimonio del Comune di Cava de' Tirreni), di verificare la regolarità e legittimità delle assegnazioni degli immobili Comunali. Affermo ciò in quanto pare che l'ufficio patrimonio abbia attivato una serie di controlli positivi in ordine agli occupanti illegittimi».

«Tale scritta, fortemente intimidatoria, volta a far cessare indubbiamente la mia incisiva e quindi fastidiosa attività politica di opposizione, ha creato in me un forte disagio e preoccupazione, tanto che da quel giorno vivo un profondo stato d'ansia che mi induce a farmi accompagnare in strada da amici e a guardarmi continuamente intorno per cogliere eventuali movimenti sospetti di auto o di persone. Temo fortemente e a buon ragione per la mia incolumità personale», conclude il capogruppo de "La Fratellanza".

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