CronacaCava de' Tirreni, Antonella Rispoli: «23 anni trascorsi in un prefabbricato. Ora ho finalmente una casa»

Cava de' Tirreni, Antonella Rispoli: «23 anni trascorsi in un prefabbricato. Ora ho finalmente una casa»

Inserito da (redazioneip), sabato 3 marzo 2018 13:31:34

Ha vissuto in un prefabbricato per 23 anni. Adesso Antonella Rispoli, l'ultima residente dei prefabbricati post-terremoto in località Maddalena, ha finalmente una casa. «Ho ritrovato la serenità persa da tempo. Posso dirmi oggi una donna completa, come moglie e come mamma. La mia famiglia ha riavuto quella dignità che, sebbene mai persa, era stata profondamente lesa».

«Ho vissuto in un prefabbricato per 23 anni - dichiara Antonella su laredazione.eu - Nel 2008 gli addetti comunali non approvarono la mia richiesta di un alloggio popolare perché. in calce alla domanda mancava la firma di mio marito (Generoso Pappalardo. da tutti conosciuto come Ciro). Ma lui non poteva firmare perché afasico, paraplegico e cardiopatico. La questione si e trascinata per anni, finché non decisi di raccontare nel 2016 la mia storia al programma ‘Mi manda Rai 3", al quale prese parte anche il consigliere comunale Giovanni Del Vecchio che, ai microfoni della conduttrice Elsa di Gati, si impegnò a far si che l'equivoco venisse risolto nel più breve tempo possibile in modo tale da poter accelerare i procedimenti per l'assegnazione dell'alloggio.

«L'alloggio previsto, però - continua Antonella - non era per niente idoneo alle esigenze di mio marito che, impossibilitato a muoversi autonomamente. vive da anni su una sedia a rotelle. Niente impianto elettrico, servizi idrici datati e infissi da rifare. Si sono dovute succedere tre amministrazioni per vedere risolto il mio problema Adesso ho una casa Ho già provveduto a compilare le ultime scartoffie. e nei prossimi giorni ci trasferiamo. Il tempo di fare qualche altro ritocco alla casa per renderla ancora più carina e accogliente poi immaginiamo di voler fare una festicciola di inaugurazione. con tanto di taglio del nastro. Ovviamente invitiamo anche il sindaco».

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