CronacaBox in via Sala, tempi lunghi per le indagini

Box in via Sala, tempi lunghi per le indagini

Inserito da (admin), giovedì 22 maggio 2003 00:00:00

Al via gli accertamenti a Palazzo di Città: prima convocazione, ieri mattina, della Commissione comunale d'inchiesta sul presunto caso di falsificazione, riguardante la realizzazione di 9 box auto in via Sala. Ascoltati i pareri dei dirigenti di settore, riuniti in un incontro straordinario. Già fissato un primo calendario di lavoro. Una delegazione della Commissione, costituita dal presidente Pasquale Santoriello (vice sindaco), dal direttore generale Enrico Violante, dal dirigente dell'Ufficio Legale, Maurizio Avagliano, e dall'ingegnere capo Luca Caselli, potrebbe già da oggi ascoltare i funzionari del Settore Urbanistica e gli impiegati degli uffici tecnici, dove, stando alle relazioni del dirigente Antonino Attanasio, sarebbero state manomesse le tavole progettuali con lo scopo di aumentare l'altezza dei solai dei box. Si potrà, così, procedere alle audizioni, ma non visionare le carte "incriminate", acquisite la scorsa settimana dalla Procura di Salerno, quando il pm incaricato, Giorgio Yachia, ha chiesto agli agenti della Polizia Municipale di prenderne possesso. I dettagli sulla natura dell'incartamento, acquisito dalla Procura, sono stati resi noti in queste ore. Si tratterebbe di un plico sostanzioso, un raccoglitore contenente la concessione edilizia, la relativa autorizzazione per la legge 121, il verbale di approvazione della Commissione tecnica competente e, per finire, ma non certo per ultimi, i grafici dei 9 box auto. Sarebbero proprio le piantine ad evidenziare delle manomissioni, ed in particolare delle correzioni a penna rispetto alle altre due copie, custodite rispettivamente presso il Comando di Polizia Municipale e gli uffici della Soprintendenza. «Stiamo lavorando, dateci qualche giorno di tempo. Anche se continuo a ripetere - ha commentato il city manager Enrico Violante, componente della Commissione d'inchiesta - che si tratta di una vicenda delicata, non trovo giustificato tutto questo clamore, né tanto meno tutta questa pubblicità». In questi giorni sulla vicenda sono circolate diverse voci, tutte ancora da accertare. Anche se al momento figurano solo come ipotesi, si parlerebbe anche del presunto coinvolgimento di un dipendente comunale come intermediario nella vendita dei 9 box auto. Stando alle indiscrezioni trapelate, la rivelazione sarebbe arrivata da alcuni residenti del rione Sala, interessati all'acquisto dei box. Il sindaco Alfredo Messina smentisce seccamente: «Non ne so assolutamente nulla. Quello che so sulla vicenda mi è stato segnalato dalla relazione del dirigente del Settore Urbanistica e dal comandante della Polizia Municipale. I tempi di lavoro della Commissione credo che saranno lunghi. C'è stata la prima riunione, ma si tratta di una materia molto delicata». Per ora, nelle stanze della Procura sarebbe arrivata solo la denuncia dei due residenti che richiedevano all'Ufficio Tecnico un sopralluogo per verificare alcune irregolarità nella realizzazione dei box, tra cui l'altezza dei solai, più alti di 50 centimetri. Comunque sia, l'ipotesi sulla quale la Procura sta lavorando ormai da giorni è quella del falso in atti d'ufficio. Un reato le cui conseguenze non vanno sottovalutate, anche perché rischia di provocare un'ondata di sfiducia verso un settore particolarmente delicato della Pubblica Amministrazione.

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