CronacaBevande, l'ordinanza della discordia

Bevande, l'ordinanza della discordia

Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 26 ottobre 2011 00:00:00

Tiene ancora banco in città la “questione bevande”. Nel mirino delle critiche dei commercianti la nuova ordinanza comunale che vieta la vendita per asporto delle bibite in vetro o in lattina dopo le 22.00, definita dai più controproducente per la stessa categoria, oltre che particolarmente restrittiva.

A prendere le difese dei gestori dei locali pubblici il presidente di Confesercenti, Aldo Trezza, che ieri ha incontrato il vice-questore aggiunto del locale Commissariato di Polizia, Giuseppe Marziano. Un incontro fortemente richiesto per conoscere, in base ai dati in possesso degli agenti cittadini, il livello di sicurezza in città.

Si ricorda a tal proposito che la nuova ordinanza, datata 18 ottobre e sostitutiva di quella dello scorso 23 agosto, oltre a prevedere delle particolari modifiche (su tutte, ad esempio, la possibilità per i gestori dei locali pubblici di vendere negli spazi esterni bevande in vetro, con l’obbligo però del ritiro immediato dai tavoli dei contenitori in vetro a fine consumazione), era stata “giustificata” dall’assessore alla Sicurezza, Vincenzo Lamberti, come indispensabile dopo i diversi episodi incresciosi verificatisi in città.

Ma dai dati consultati da Aldo Trezza, quella metelliana risulterebbe tra le città più tranquille dal punto di vista della sicurezza. La verifica, quindi, sarebbe servita allo stesso presidente della Confesercenti per richiedere il pronto ritiro dell’ordinanza sindacale, capace - stando sempre alle sue dichiarazioni - di depauperare l’immagine di Cava de’ Tirreni dal punto di vista turistico, con i visitatori, soprattutto quelli stranieri, sempre meno disposti a soffermarsi nei locali cittadini.

Intanto, nei giorni scorsi l’ordinanza anti-bevande ha iniziato a produrre i suoi primi effetti. Diverse le sanzioni comminate dagli agenti della Polizia Locale ad alcuni esercenti che, convinti dell’operatività del dispositivo già prima di martedì 18 ottobre, nei giorni precedenti avevano venduto bibite in vetro negli spazi esterni ai propri locali.

Sul punto è intervenuto lo stesso Trezza, che, invocando la buona fede dei gestori dei locali pubblici sanzionati, ha chiesto l’annullamento delle multe. La sua richiesta, però, ha ricevuto il pronto diniego dell’assessore alla Sicurezza, Vincenzo Lamberti, che ha parlato di reclamo immorale ed illegale.

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