Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, le case di riposoper anziani sono tra i luoghi più colpiti. Il fenomeno interessa tutto il Paese, da Nord a Sud, anche perché le case di riposo non sono considerati ospedali e le norme di protezione sono arrivate in ritardo. La maggioranza degli anziani ricoverati, inoltre, soffre di più patologie, per cui questi ultimi sono molto più esposti e vulnerabili.

In attesa dell'esito di altri tamponi, il sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, insieme al responsabile del dipartimento di prevenzione collettiva, Giovanni Baldi, sono impegnati in un'attività di monitoraggio in tutte le case di riposo nella città metelliana, per la verifica del rispetto delle prassi in materia di prevenzione, per la gestione di criticità e di casi sospetti e per fornire consigli e informazioni agli operatori.

«Stiamo tenendo la lente accesa su queste strutture - dichiara Servalli - grazie alle iniziative del dipartimento di prevenzione».

In Italia la somma è spaventosa: 2.478 decessi da Covid-19 accertati tra gli ospiti delle case di riposo (pubbliche, convenzionate, private).