Cronaca"Anamnesis", giovedì alla Badia l'esordio del pianista Marco Volino

"Anamnesis", giovedì alla Badia l'esordio del pianista Marco Volino

Inserito da (admin), martedì 26 maggio 2015 00:00:00

Sarà un debutto, quello di Marco Volino a Cava de’ Tirreni, all’insegna della reminiscenza che conduce l’uomo a riscoprire nel proprio intelletto quelle idee eterne che in realtà erano già presenti nel suo inconscio. Alla Badia, nella maestosa Cattedrale, si terrà giovedì 28 maggio, alle ore 20.00 (ingresso libero), il primo concerto del pianista e compositore salernitano, che in seguito si trasferirà in Costa d’Amalfi per poi continuare in tour in tutta la Campania. Il concerto, che si intitola “Anamnesis”, vuole essere un tributo all’anima, come asseriva Platone nel suo “Fedone”, che permette alla stessa, attraverso la musica, di scoprire in sé quelle verità che sono sempre presenti in lei.

Pianista e compositore, Marco Volino è salernitano di nascita, ma vive a Cava de’ Tirreni. La sua preparazione è formata principalmente sullo studio di autori classici, fino alla conoscenza di “nuove forme” che hanno influenzato l’esperienza da pianista e lo hanno portato a seguire la strada della composizione. Grazie all’associazione “Cavattiva”, il 10 marzo 2013 ha tenuto il suo primo concerto per “Piano Solo” presso una struttura privata, eseguendo brani esclusivamente inediti e riscuotendo molti apprezzamenti. Nell’ottobre 2013 entra a far parte dell’“Educational Music Academy”, diretta dal famoso pianista e compositore Roberto Cacciapaglia.

«Riscopro il processo di anamnesi in musica - dichiara Volino, in uscita con il suo album dal titolo “Anamnesis” - Infatti la vedo nelle immagini, nei luoghi, nei ricordi, nei sogni, la tocco attraverso le persone, gli oggetti e la percepisco come fonte di “energia” che poi trasformo in note. Ho bisogno di comporla, suonarla, comunicarla per far “vibrare” le corde della mia anima e quelle degli altri. Penso che ogni principio di forma musicale parta dalla zona più nascosta del nostro stomaco, dove sono collocate per me le vere emozioni».

Antonio Di Giovanni

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