CronacaAltro duro colpo della Polizia Locale all'accattonaggio molesto

Altro duro colpo della Polizia Locale all'accattonaggio molesto

Inserito da (admin), martedì 7 aprile 2015 00:00:00

Sabato scorso, su precise direttive del Comandante del Corpo di Polizia Locale, Col. Filippo Meluso, che ha personalmente diretto l’esecuzione dei plurimi interventi, i Caschi Bianchi di Cava de’ Tirreni hanno fermato ed accompagnato negli uffici del Comando di via Ido Longo 4 soggetti di nazionalità romena: 3 per il fastidioso esercizio della “questua molesta” ed uno per l’esercizio d’intrattenimento musicale itinerante, senza alcuna preventiva autorizzazione.

Ai primi 3 è stato notificato il rituale verbale di constatazione, previsto dal Regolamento di Polizia Locale; al è stato notificato un verbale di circa 1.500 euro. Trattandosi di soggetti apolidi, ovvero senza fissa dimora nello Stato, è stato notificata loro anche l’ordinanza ingiunzione.

Tale procedura fa sì che i 4, non oblando all’ingiunzione di pagamento delle rispettive sanzioni amministrative, adducendo d’essere “nullatenenti”, e divenendo reali debitori verso l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni, che è un Ente locale dello Stato italiano, sono da subito soggetti monitorabili, personalmente ed economicamente, come prescrive il trattato di Schengen.

In mancanza della notifica dell’ordinanza ingiunzione, come avveniva in passato, ovvero con la compilazione del mero verbale di contestazione, si rendeva difficoltosa la “chiusura della prassi amministrativa”, ovvero si era fatto un puro e semplice “buco nell’acqua”; assistendo alla reiterazione delle violazioni da parte dei medesimi soggetti.

Cava de’ Tirreni - ha dichiarato il Comandante Meluso - è una Città pronta ad accogliere quanti rispettano le leggi dello Stato ed i Regolamenti locali; diversamente sarà “tolleranza zero”! L’ultimo episodio di cronaca lo ricordiamo all’altezza dell’impianto semaforico di via Clemente Tafuri, incrocio con via XXV Luglio, quando una giovane signora, a bordo della propria autovettura con la figlioletta, rimase vittima d’invettive e sputi proprio da parte di un questuante romeno.

Livio Trapanese

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