CronacaAlloggi popolari a San Pietro, via libera dal Tar

Alloggi popolari a San Pietro, via libera dal Tar

Inserito da (admin), venerdì 27 novembre 2009 00:00:00

Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto i ricorsi avanzati dai proprietari delle aree espropriate nei lotti del comparto C3 S. Pietro in via Consalvo. Salvi, quindi, il piano di edilizia economico-popolare ed il programma costruttivo della cooperativa “La Concordia”, assegnataria dei lotti.

Nella suddetta zona si era proceduto all’esproprio dei terreni per consentire la costruzione di nuovi alloggi popolari, ma il procedimento era stato bloccato da ben 4 ricorsi che impugnavano vari provvedimenti emanati da Palazzo di Città tra il 2005 ed il 2008.

Il Tar ha ritenuto infondati i presunti vizi denunciati dai ricorrenti ed ha dichiarato inammissibile il ricorso relativo alla cooperativa “La Concordia” per carenza di interesse a ricorrere. Presenti in aula l’avvocato dei ricorrenti, Marcello Brescia Morra, l’avvocato della cooperativa “La Concordia”, Francesco Armenante, e gli avvocati del Comune di Cava de’Tirreni, Marina Tosini e Giuliana Senatore. A comporre il collegio dei giudici il presidente Giovanni De Leo, il consigliere Ferdinando Minichini ed il primo referendario, Gianmario Palliggiano.

L’ultima delibera di Giunta comunale messa sotto accusa dai ricorrenti era stata adottata il 7 maggio 2008 ed aveva per oggetto la presa d’atto, al fine dell’assegnazione dei suoli alle cooperative aventi diritto, della delibera di Consiglio comunale varata nel 1987 in merito al primo Piano di edilizia economica e popolare. A seguito della scadenza dei piani precedenti, il Comune ha dovuto, infatti, riadattare il documento, designando il dirigente del I Settore, Nobile Montefusco, per la verifica della permanenza dei requisiti di legge per l’assegnazione nei confronti dei soggetti destinatari.

Non è da escludere a questo punto un ricorso al Consiglio di Stato da parte dei proprietari dei suoli. Ricordiamo che il Tar aveva accolto, in sede cautelare, la domanda sospensiva formulata in calce ai ricorsi per lasciare inalterata la situazione fino al momento della definizione delle controversie.

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