CronacaAl MARTE la band "Fiori di Cadillac"

Al MARTE la band "Fiori di Cadillac"

Inserito da (admin), mercoledì 6 novembre 2013 00:00:00

Giovedì 7 novembre, dalle ore 21.30, al MARTE di Cava de’ Tirreni viene presentato l’LP “Cartoline”, della band “Fiori di Cadillac”. Preview del concerto a cura di Unisound Webradio dell’Università degli Studi di Salerno, con l’intervista al gruppo realizzata dalla speaker Cristina Pastore. Sul palcoscenico marziano si esibiscono i Fiori di Cadillac al completo: Luigi Salvio (voce, chitarre, piano), Francesco Passannante (sintetizzatori, cori), Gianmario Galano (chitarre), Domenico Volzone (basso), Valerio Vicinanza (batteria).

La serata si divide in due parti. La presentazione al pubblico dell’album “Cartoline” e, in seconda battuta, il concerto. Il progetto Fiori di Cadillac nasce nel 2009 e negli anni si sviluppa in direzioni diverse. Particolare è la derivazione del nome scelto dal gruppo salernitano. «Cercavamo un nome che avesse a che fare con la follia, l’alienazione, l’incomunicabilità, temi che ripercorrono tutto l’album», racconta Luigi Salvio. Così, i quattro musicisti hanno scelto il nome di un piccolo paese nel sud-ovest della Francia, Cadillac sur Garonne, passato tristemente alla storia per la vicenda di 4mila malati di mente sepolti, durante il regime filonazista di Vichy, senza che ne fosse riconosciuta l’identità, in un cimitero, che poi è diventato nel 2008 monumento nazionale. “Diversi”, abbandonati dalle famiglie, dagli amici, dalla società. «Dedichiamo a loro il nostro progetto: persone invisibili, mai cercate, né reclamate da qualcuno. Pazzi per alcuni, fiori per altri», continua Luigi Salvio.

“Cartoline”, come spiegano i giovani Fdc, è un album che ha visto la luce dopo tre anni di lavoro. 10 brani, più un intermezzo musicale, vanno a comporre un insieme di storie, che possono appunto definirsi allegoricamente “cartoline”, ovvero messaggi, racconti di vita inviati da luoghi geograficamente non ascrivibili al reale, ma al mondo interiore ed emozionale dei 5 artisti. «Ogni testo racconta qualcosa di noi - dice il cantante dei Fdc - Una storia d’amore, un’inquietudine, le nostre emozioni, il senso di solitudine. Raccontiamo di noi per raccontare la gente e la società di oggi».

La storia del gruppo: tra settembre ed ottobre 2010 vede la luce il primo EP “Anoikis”, autoprodotto, contenente 4 brani inediti. La critica apprezza fin da subito il lavoro della band salernitana. A parlarne anche il webzine “Musica Sotterranea”: «I testi sono microstorie di emozioni e sensazioni svelate come segreti, tra chitarre e pianoforte, suoni duri e dimessi, come in un’altalena di inquietudini e malinconie». Elogi anche dall’Osservatorio alle Culture Giovanili dell’Università di Salerno: «4 inediti in chiaroscuro, con sonorità dirette ed altre accennate, con fluidità armoniche che ondeggiano tra silenzi (per scelta) e lampi esistenziali».

Nel 2011 il gruppo entra a far parte di Forears, etichetta fiorentina. Nel marzo 2012 i Fiori di Cadillac entrano in studio per le registrazioni di quello che sarà il primo album, in uscita per Forears Music Company/Audioglobe/The Orchard ad ottobre 2013. Già segnalati per la loro preparazione tecnica - due di loro provengono da formazione accademica - i Fdc riescono a servirsene per creare suggestioni emotive direttamente ascrivibili alle loro influenze più evidenti - Mercury Rev e Radiohead su tutti - cercando una propria via espressiva attraverso un cantato in italiano ispirato e visionario.

Responsabile Ufficio Stampa MARTE, Davide Speranza

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