CronacaAddio ad Alfonso Rumolo, mitico "Pisiello"

Addio ad Alfonso Rumolo, mitico "Pisiello"

Inserito da (admin), venerdì 22 giugno 2012 00:00:00

Lo sappiamo che prima o poi dobbiamo tornare alla Casa del Padre, ma quando, inaspettatamente, viene a mancare una persona che per la comunità di Cava de’Tirreni si è distinta per filantropia, allora siamo tutti addolorati.

Alcuni giorni or sono il brillante (seppur ottantatreenne) Alfonso Rumolo, noto con l’appellativo di “Pisiello”, ha lasciato questa terra per tornare accanto a quanti l’hanno preceduto in Cielo. Dio nostro Padre gli avrà affidato una celeste missione: quella di raccogliere, come ha fatto per oltre 50 anni nel circolo Mundial ’94, meglio noto quale “u circolo ‘i Pisiello” di Via Gaetano Accarino, 37, tantissimi giovani e meno giovani ove si divagavano al sano gioco del calciobalilla, biliardo ecc.. In Cielo, il Signore avrà disposto che “Pisiello” attiri a se tante anime disperse, come ha fatto qui sulla terra, sia affianco ai supporter della Cavese Calcio 1919, facendo amare loro il calcio vero, e sia vicino a tanti giovani per avviarli allo sport d’ogni specie; quello fatto, però, di mera passione ed onestà.

Alfonso Rumolo nacque nell’amena Frazione di Passiano all’alba del 4 febbraio 1929 e dal matrimonio con Antonia Abruzzese, originaria di Sassano-Buonabitacolo, ebbe quattro figli: Carmela, nata e salita sul momento in Cielo, poi Vincenzo, Anna e Gaetano, che gli hanno dato uno stuolo di nipoti. La sua prima occupazione fu quella di acuto metronotte e noi lo ricordiamo quando, al calare delle tenebre, nell’uniforme nera ed in sella ad una bici, ispezionava con diligente frequenza le saracinesche degli esercizi commerciali del Borgo e della periferia cavese.

Pisiello era un viscerale sostenitore della Cavese, come abbiamo detto, ma anche di qualsiasi evento che avveniva in città; in breve era un verace innamorato della nostra “Bologna del sud” e quando diceva “la parola di Pisiello è parola di Dio”, nessuno osava dubitare della sua sapiente, ma umile nozione. «Per noi è stato un secondo padre - ha dichiarato commosso Lucio Pietrobono, uno dei tanti fedeli frequentatori del “circolo piselliano” - ma anche un fermo educatore. Quando gli chiedevamo un consiglio, “Pisiello” l’ha sempre dato, ponendo a monito i suoi trascorsi lavorativi e familiari».

Per ogni evento, come anche per la Cavese, sempre con estrema semplicità, Alfonso Rumolo componeva una poesia e, quando ne declamava i versi, non nascondeva il nativo disagio, originato dalla semplicità d’animo che lo distingueva. In autunno ed inverno era aduso coprirsi il capo con un “Borsalino” di foggia piccola e quando, accompagnato con amici, passeggiava lungo i portici, era sempre attento a porgere per primo il saluto. La Città di Cava de’Tirreni con la dipartita di “Pisiello” ha perso un altro dei suoi figli migliori, che certamente si saprà distinguere al cospetto del Signore per l’innata linearità, signorilità, magnanimità, rispetto e dedizione verso gli altri.

Livio Trapanese

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