CronacaAccoglienza rifugiati, sindaco Servalli: «Cava de’ Tirreni non può tirarsi indietro»

Governare i processi piuttosto che subirli

Accoglienza rifugiati, sindaco Servalli: «Cava de’ Tirreni non può tirarsi indietro»

Inserito da (Redazione), domenica 23 aprile 2017 11:17:23

di Adriano Rescigno

«Sono certo che la città comprenderà le ragioni che abbiamo messo in campo poiché è preferibile governare i processi piuttosto che subirli. L'Italia ha chiesto la collaborazione dei Comuni e Cava de' Tirreni non può tirarsi indietro».

Queste le parole del sindaco Vincenzo Servalli nel motivare la decisione ufficiale diramata ieri mattina circa l'adesione allo SPRAR (sistemi di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che consentirà alla città di accogliere 162 rifugiati (3 ogni 1000 abitanti) politici migranti da zone di guerra. La decisione è stata maturata dopo una lunga riunione nella giornata di venerdì alla quale oltre al Sindaco hanno partecipato il suo consulente alla sicurezza, la consigliera Landi e l'assessore alle politiche sociali Autilia Avagliano nonché il tenente colonnello Giuseppe Ferrara della Polizia Locale ed il consigliere Del Vecchio delegato alla sicurezza ed alla Polizia Locale.

Insomma meglio gestire l'emergenza che farsi imporre le modalità di gestione dalla Prefettura. Quello che è dato sapere è che a giorni si riuniranno varie commissione tra le quali la commissione che si occuperà dei protocolli sanitari da seguire, subito dopo, si presume, ci sarà una conferenza dei capigruppo per illustrare nel merito le linee guida di questa accoglienza protetta dallo SPRAR che permette al Comune la clausola di salvaguardia per una sola accoglienza di sei mesi più eventuale proroga ed il finanziamento dei servizi, dalla quale poi, sempre al periodo ipotetico, emergerà la convocazione di un Consiglio comunale monotematico affinchè la cittadinanza sappia cosa si andrà ad affrontare e le modalità del come lo si affronterà e soprattutto venga presa una posizione condivisa da tutte le forze politiche che ottimizzerebbe dunque qualsiasi tipo di intervento e porre la delibera finale a questa accoglienza che ha sin dalla sua pronuncia diviso cittadini ed ex, mancati ed attuali amministratori. Avviata dunque la partecipazione ai progetti coordinati dell'ANCI e dal Ministero degli Interni.

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