CronacaA rischio festeggiamenti di Sant'Antonio: continua lo scontro tra Sindaco e fra Gigino

A rischio festeggiamenti di Sant'Antonio: continua lo scontro tra Sindaco e fra Gigino

Dopo i “no” del primo cittadino alle richieste di autorizzazione all’accensione dei fuochi pirotecnici in località Monte Castello, il prete cavese ha minacciato l’amministrazione di spostare i fuochi nella cornice di Amalfi

Inserito da Giovanni Bovino (ilvescovado), martedì 5 aprile 2016 14:56:11

Continua la polemica a Cava de' Tirreni tra il sindaco Vincenzo Servalli e frate Luigi Petrone, rettore del Santuario di San Francesco e Sant'Antonio, riguardo i preparativi per i solenni festeggiamenti in onore di Sant'Antonio da Padova, in programma dal 12 al 21 giugno prossimi. Dopo i "no" del primo cittadino alle richieste di occupazione del parcheggio antistante la chiesa e di autorizzazione all'accensione dei fuochi pirotecnici in località Monte Castello, il prete cavese ha minacciato l'amministrazione Comunale di non celebrare più la festa patronale e di spostare i fuochi nella cornice di Amalfi.

Una decisione che ha destato stupore e che ha letteralmente spaccato in due la comunità, divisa ora tra i sostenitori del sindaco e di fra' Gigino. Proprio da quest'ultimo, nelle ultime ore, sono emerse alcune precisazioni sulla faccenda del parcheggio che, stando ai dati forniti dal Comune, causerebbe un mancato incasso alla Metellia Servizi di almeno 40mila euro. «Vorrei chiarire - ha scritto il prete sulla sua pagina facebook - che la mia richiesta riguardava solo una parte del parcheggio, quella cioè a ridosso del boschetto di Santa Maria al Rifugio. Parliamo di appena 20 posti auto e non dell'intera area».

Il frate è poi voluto ritornare alla sua richiesta di autorizzazione all'accensione dei fuochi pirotecnici in località Monte Castello, richiesta che, come la precedente, è stata pesantemente bocciata dal sindaco. «Sul Monte Castello - ha replicato il Comune in un comunicato - si spara una sola volta l'anno, da sempre, in occasione del festeggiamenti del Santissimo Sacramento». Da qui la decisione di annullare la festa patronale e spostare i fuochi nel territorio amalfitano.

Alla querelle si aggiunge anche la voce dell'avvocato e presidente dell'Associazione Città Unita, Alfonso Senatore, legale di fra' Gigino, che ha già avviato la sua opera di mediazione con l'amministrazione per cercare di porre una parola finale su una vicenda sconcertante. «Non possiamo perdere una manifestazione così importante per l'immagine e l'economia cavese, asfittica e morente - ha detto - Credo che i pareri negativi siano dovuti ad incomprensioni. Ho chiesto un incontro coi tecnici comunali il cui parere, alla luce dei nostri chiarimenti, sono certo diventerà positivo. Come positivo diventerà quello del sindaco che non si lascerà scappare un evento internazionale a vantaggio di Amalfi, perdendo così un'occasione unica ed irripetibile per la nostra città».

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