CronacaA Cava de' Tirreni femministe chiedono incontro con sostenitrici di Salvini

A Cava de' Tirreni femministe chiedono incontro con sostenitrici di Salvini

Inserito da (Redazione), giovedì 7 marzo 2019 20:31:07

di Patrizia Reso

"Far conoscere la donna d'Italia, pietra fondamentale della casa, madre, sposa, collaboratrice essenziale dell'uomo nella vita sociale e non meno nell'azienda domestica".

"Lasci a suo marito la ferma convinzione che lei è una creatura fragile, mentre lui è forte come un leone, coraggioso come Napoleone".

"Quando suo marito è in casa, cerchi di lasciarlo in pace".

"Studiare i problemi sorti intorno alla donna (...) e cooperare alla soluzione degli stessi".

Mi sembravano slogan presi in prestito dalla politica che la Lega sta portando avanti sulla questione di genere, parole estrapolate da interventi di Pillon o di altri rappresentanti istituzionali. Mi sono sbagliata e, con mia somma meraviglia, ho realizzato che sono degli estratti della Rivista Italiana, periodico cartaceo fondato nel 1924, che aveva anche una sua redazione a Salerno, diretta da Olga Schiavo.

Domani è la Giornata Internazionale della Donna, ho già avuto modo di spiegare perché non accetto la dicitura "festa della donna". Quest'anno mi è parso che tutti andassero di fretta e non vedessero l'ora di dire la propria sulla donna, quasi una sorta di gara.

Decisamente ha vinto Alleanza Meridionale, sezione di Crotone, che ha diffuso un comunicato stampa, sottoscritto anche da molti altri aderenti alla Lega, che in linea di massima risponde ai concetti espressi negli enunciati di cui sopra. Dopo la sottoscrizione e l'ampia diffusione attraverso il social net work per antonomasia, face book, diffusione avvenuta anche sulla piazza virtuale di Cava, si è sviluppato un vespaio senza fine, stimolando infinite penne che hanno pensato, giustamente, di evidenziare lo spirito retrogrado che pervade questa frangia politica.

Salvini ha immediatamente preso le distanze! Dopo aver sdoganato tutti gli animi più repressi degli ultimi cinquant'anni, dopo aver lasciato pensare che ormai a tutti era permesso di vomitare l'inverosimile nei confronti di chi dissentisse, ha cercato di correggere il tiro e dire semplicemente che non è questo il pensiero della Lega. Tale concetto è stato ripreso pari pari dai suoi seguaci, anche da quelle donne che hanno sottoscritto, pubblicandolo, il documento, comprese donne cavesi. E qui mi nasce un atroce dilemma: può una donna sottoscrivere un manifesto, per poi rinnegarlo dopo che il suo capo l'ha considerato inopportuno (mente fine) politicamente?

Mi piacerebbe organizzare un libero confronto con le firmatarie e chiunque altra si riconosca nelle stesse posizioni, un confronto civile, senza dare adito a quello stuolo di giornalisti a caccia di gossip di fare il colpo grosso della stagione, coltivando la speranza che ci si possa prendere per capelli. Tra le firmatarie c' è anche una mia carissima amica, cui voglio un bene dell'anima, e lei lo sa. Non mi sognerei mai di degenerare con lei o con chi la pensa come lei, ma desidero solo un civile confronto. Che dite, lo vogliamo fate?

Galleria Fotografica