Economia e TurismoSantin tende la mano alla Cavese

Santin tende la mano alla Cavese

Inserito da (admin), lunedì 18 luglio 2011 00:00:00

Il calcio a Cava de’ Tirreni può ripartire da una bandiera. Pietro Santin, forte della sua esperienza quasi quarantennale come allenatore e come direttore tecnico, si dichiara favorevole all’eventuale ingresso come consulente, oppure come uomo immagine.

«So del progetto di “Sogno Cavese” - dichiara Santin - e farei parte molto volentieri di una nuova Cavese. Se avessimo fatto tutto noi, facendo partecipare tutta la città, forse le cose sarebbero andate meglio. Avrei anche pensato di proporre al magazziniere, al massaggiatore o al preparatore, di lavorare gratis, oppure al minimo dello stipendio, però avremmo dovuto contribuire tutti alla stessa maniera».

Mister, se dipendesse da lei, la Cavese potrebbe ripartire dai giovani? «Sì. Anche in C esistevano delle limitazioni sui giovani ed è chiaro che tutti hanno questo discorso. Bisogna vedere da dove sarà possibile ricominciare».

Ma in che percentuale dovrebbero essere i giovani e in che percentuale gli esperti? «Dipende: in Promozione, magari, il giovane può trovarsi un po’ in difficoltà, ed allora si cerca di aumentare un po’ l’età media. Poi, quello che è più importante è costruire, non dimenticare i giovani, perché se lavori bene puoi anche vincere e la parte economica è garantita».

Quindi, accetterebbe di fornire una consulenza a “Sogno Cavese” in una società nuova di zecca? «Senz’altro. Bisogna solo vedere tecnicamente cosa è possibile fare. Sarebbe già molto meglio ripartire in Serie D: l’importante è che Spatola non ritardi questa operazione».

Orlando Savarese

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