CronacaGli effetti negativi della Dad: uno studente su due termina la scuola impreparato

Dad, scuola

Gli effetti negativi della Dad: uno studente su due termina la scuola impreparato

«Il tempo che è trascorso - ha dichiarato Roberto Ricci, responsabile nazionale delle prove Invalsi - non lo recuperiamo con la bacchetta magica, ma usare questi dati può aiutare a prendere decisioni da calare nella realtà»

Inserito da (redazioneip), mercoledì 14 luglio 2021 14:22:50

Rapporto Invalsi ha raccolto alcuni dati legati alla didattica a distanza (Dad), scoprendo che quest'ultimo ha provocato non pochi danni sull'apprendimento dei ragazzi, in particolar modo dei liceali.

Come riporta ANSA, alle medie il 39% degli studenti non ha raggiunto risultati adeguati in italiano, il dato sale al 45% in matematica. Alle superiori il dato sale rispettivamente al 44% e al 51% con un + 9%. In molte regioni del Sud oltre la metà degli studenti non raggiunge la soglia minima di competenze in Italiano: Campania e Calabria 64%, Puglia 59%, Sicilia 57%, Sardegna 53%, Abruzzo 50%. In Campania il 73% degli studenti è sotto il livello minimo di competenza in matematica, in Sicilia 70%, 69% Puglia.

Il calo è generalizzato in tutto il Paese e solo la Provincia autonoma di Trento rimane sopra alla media delle rilevazioni del 2018 e del 2019 La quota di studenti sotto il livello minimo cresce di più tra gli studenti socialmente svantaggiati e presumibilmente anche tra quelli immigrati.

La bocciatura non cambia le cose, è più funzionale all'organizzazione della scuola che alle competenze. I dati dicono che anche gli studenti che hanno avuto una bocciatura, continuano ad avere esiti sensibilmente più bassi di chi non è stato bocciato, dunque la bocciatura non è la soluzione. La sfida credo sia cercare risposte alternative, che sono già tutte nell'ordinamento vigente, non necessitano di particolari risorse le indicazioni nazionali".

«Il tempo che è trascorso - ha dichiarato Roberto Ricci, responsabile nazionale delle prove Invalsi - non lo recuperiamo con la bacchetta magica, ma usare questi dati può aiutare a prendere decisioni da calare nella realtà».

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