CronacaGiorno del Ricordo, la Giovane Italia scende in piazza

Giorno del Ricordo, la Giovane Italia scende in piazza

Inserito da (admin), mercoledì 9 febbraio 2011 00:00:00

Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 è stato istituito il “Giorno del Ricordo”, con l’intento di onorare la memoria delle oltre 10mila vittime italiane trucidate sul confine orientale e dei 350mila connazionali costretti a fuggire dalle loro terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia al termine della Seconda Guerra Mondiale, per i piani di conquista e di pulizia etnica del Maresciallo Tito.

Giovedì 10 febbraio, dalle ore 17.30 alle ore 20.30, in Piazza Duomo a Cava de’ Tirreni, i militanti della Giovane Italia, movimento giovanile del PdL, celebreranno il Giorno del Ricordo, invitando i cittadini a deporre un fiore sul tricolore esposto in segno di vicinanza ai martiri delle foibe.

«La manifestazione da noi organizzata - dichiara Luigi Iannotti, presidente del circolo Jan Palach della Giovane Italia Cava de’ Tirreni - ha l’intento di ricordare i martiri infoibati e gli esuli che, dopo la fuga in Patria, furono trattati da cittadini inferiori sotto ogni punto di vista, poiché accusati in modo assurdo di essere fascisti. Per noi è molto importante questa iniziativa, perché colma un vuoto: infatti, prima di adesso non è stata mai organizzata nella nostra città una manifestazione per le foibe. Anche per questo, che per noi è un motivo di vanto, invitiamo le persone a partecipare, deponendo semplicemente un fiore sulla bandiera. Un piccolo gesto per rendere giustizia ad una tragedia storica e tutta italiana che per anni è stata, colpevolmente, taciuta».

Coinvolte ed invitate a dare il loro contributo anche le scuole cavesi. «Abbiamo invitato le scuole superiori a non dimenticare un giorno così importante per il nostro Paese - conclude Johnny Sorrentino, responsabile del Movimento Studentesco Nazionale di Cava (sigla scolastica di Giovane Italia) - Ci auguriamo che docenti e studenti possano insieme omaggiare i nostri martiri ed i nostri esuli, organizzando momenti di riflessione sulle foibe».

Il portavoce

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