CronacaD'Orsi, il "nostalgico" del Muro

D'Orsi, il "nostalgico" del Muro

Inserito da (admin), lunedì 19 aprile 2010 00:00:00

Dalla stampa nazionale, così come egli stesso ha sottolineato, è stato definito lo “storico che vuole rialzare il Muro”. Ed in effetti, Angelo D’Orsi, autore di “1989. Del come la storia è cambiata, ma in peggio” (Ponte alle Grazie), ospite lo scorso venerdì sera al Social Tennis Club di Cava de’Tirreni della rassegna letteraria “Com&Te”, è sembrato essere proprio un nostalgico dell’Europa divisa dal Muro di Berlino.

D’Orsi, sollecitato dalle domande dei giornalisti Pasquale Petrillo e Lara Adinolfi, ha snocciolato una sequela di dati, tesi a dimostrare la qualità della vita dei cittadini residenti nei Paesi dell’Est prima della fatidica data del 9 novembre 1989 e, più in generale, un mondo per nulla migliore, anzi. La caduta del Muro di Berlino avrebbe dovuto portare ad una pacificazione mondiale, al contrario ha portato a molte guerre, definite neoguerre e post-eroiche, caratterizzare dalla disparità delle forze in campo. Un mondo dove a farla da padrone è la potenza militare statunitense, senza alcun contendente capace di porvi un freno. In pratica, un mondo ancora più ingiusto, dominato dal potere economico, militare e politico di un’oligarchia globale guidata dagli Stati Uniti d’America.

Presenti all’incontro tra il folto pubblico anche lo sculture Pietro Lista ed una rappresentanza di studenti del Liceo Scientifico “A. Genoino” e del Liceo Classico “M. Galdi” di Cava de’Tirreni. Sabato mattina, prima di ripartire, Angelo D’Orsi ha compiuto la consueta visita guidata all’Abbazia benedettina della SS. Trinità, mentre venerdì sera, prima dell’inizio del salotto letterario, ha passeggiato lungo il borgo porticato, avendo così modo di apprezzare il centro storico metelliano.

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Comunicazione a cura di Silvia Lamberti

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